Il progetto Cif: «Adotta un nonno»
Cosa succede se due ragazze nate dopo il Duemila incontrano chi ragazza è stata negli anni Trenta e Quaranta? Si chiama “Adotta un nonno” il progetto di alternanza scuola-lavoro ideato dalla presidente del Centro Italiano Femminile di Piacenza Giulia Dalla Volta, che ha trovato la disponibilità del direttore della Fondazione “Madonna della Bomba” Paolo Cavallo e della coordinatrice Marisa Civardi e l’interesse del liceo “Colombini” con la professoressa Luisa Paciello. Da febbraio a giugno, due studentesse della 3ª Esa (indirizzo economico sociale) - Elena Parenti ed Alessandra Orza - accompagnate dalla presidente del Cif cittadino Dalla Volta, hanno dato vita, alla casa protetta sul Facsal, al “salotto del venerdì”, raccogliendo le memorie degli ospiti ma anche confidenze e consigli.
Si è parlato di guerra, di figli “cresciuti a pane e rispetto”, di giochi di una volta, di emancipazione femminile, di voto e anche di lettere d’amore. Ma sono le relazioni il primo frutto del progetto “Adotta un nonno”, che si è concluso con una festa alla “Madonna della Bomba”, alla presenza dei familiari, degli operatori e della presidente provinciale del Cif Letizia Bricchi.
In un afoso pomeriggio di giugno, non è mancata la voglia di incontrarsi, di scherzare, di tirare le fila di un percorso che ha coinvolto undici ospiti dell’Istituto. Un “salotto al femminile” - ha evidenziato la presidente del Cif comunale - perché solo due uomini hanno osato sfidare il gineceo che, settimana dopo settimana, si è andato costituendo: don Giorgio Bosini, fondatore dell’associazione “La Ricerca”, e Francesco, “l’alpino dal cuore d’oro”, che alla festa si è presentato infatti con l’inconfondibile copricapo con la penna nera.
Pubblicato il 3 luglio 2019
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