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Il prete, un padre che apre al mistero

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Che cosa significa per un prete vivere la paternità?
Lo abbiamo chiesto a don Antonio Torresin, 56 anni, parroco a San Vito al Giambellino, in diocesi di Milano, e a lungo al lavoro nella formazione dei sacerdoti. Martedì 26 terrà un incontro sul tema della paternità del prete alla due giorni del clero in programma all’Alberoni.

“Il celibato - spiega Torresin - non è assenza di relazioni, ma è un modo di vivere le relazioni, come è accaduto per Gesù. Il celibato non è sfuggire alla gioia e al travaglio delle relazioni. È evidente che il prete vive una mancanza: al prete manca una donna e vive una infecondità. Ma questa mancanza può diventare l’occasione per essere ospitali verso tutti coloro che cercano una paternità più grande: siamo fatti per Dio, tutte le nostre relazioni trovano fondamento nelle relazioni col Padre; il sacerdote può aiutare perciò a dare un fondamento trascendente a tutte le relazioni.

Leggi l’intervista a pagina 9 dell’edizione di giovedì 21 settembre 2017

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