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Cristo secondo Giotto

Roberto Filippetti alla Galleria Alberoni lunedì 6 marzo

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“Giotto ha grande stima dell’uomo, dipinge la sua umiltà e dignità, a sembianza di Dio. È il primo che dipinge in 3D, quasi che le figure si sporgano verso di noi”.
Dalle croci di colore di Giancarlo Bargoni al Mistero di Cristo negli affreschi di Giotto: lunedì 6 marzo alle 20.45, primo degli eventi collaterali della mostra “Religo”, la Galleria Alberoni ospita la conferenza di Roberto Filippetti “La Cappella degli Scrovegni a settecentocinquant’anni dalla nascita di Giotto”.
Dopo l’interessante lettura della “Misericordia di Dio da Antonello a Caravaggio” nel 2016, Filippetti - docente e studioso di arte e letteratura - ritorna nella sala degli Arazzi per proporre una delle sue mostre didattiche di maggior successo, allestita per la prima volta nel 2001 al Meeting di Rimini.

Profondamente cristiano e interessato al rapporto tra arte, letteratura e sacro, Filippetti riproduce e racconta tutti gli affreschi di Giotto nel famoso monumento di Padova. “Utilizzerò una particolare tecnica di zoom, che mi consentirà di entrare nei particolari di ciascuno degli affreschi proiettati su maxischermo in modo dinamico ed interattivo – anticipa – conservandone l’alta definizione e creando un’atmosfera molto suggestiva per gli spettatori, che, pur seduti comodamente in poltrona, riusciranno a immergersi dentro l’opera”.
La serata è a ingresso gratuito.

Leggi l’intervista a pagina 12 dell’edizione di giovedì 2 marzo 2017

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