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Marco Vino è il nuovo presidente dell’Azione Cattolica diocesana


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Marco Vino è il nuovo presidente dell’Azione Cattolica diocesana per il triennio 2024-2027. Lo ha nominato il vescovo mons. Adriano Cevolotto che ha anche scelto don Simone Tosetti, attualmente assistente dei settori Ragazzi e Giovani di Azione Cattolica, come assistente ecclesiastico del Movimento Studenti dell’associazione. La notizia è stata annunciata sul sito della diocesi.

Chi è Marco Vino
Il prof. Vino subentra a Ilaria Massera che era presidente dal 2017. 37 anni, originario di Castel San Giovanni, sposato dal settembre 2023, è docente di religione all’Istituto comprensivo Cardinal Agostino Casaroli della cittadina della Val Tidone nella scuola secondaria di primo grado. È laureato in scienze dell’educazione all’Università Cattolica di Piacenza e in scienze religiose con una tesi in teologia biblica all’Istituto Sant’Agostino di Pavia, realtà legata alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano.
Ha iniziato a seguire il percorso formativo nell’Azione Cattolica fin da bambino. Negli scorsi anni è stato responsabile diocesano dell’ACR - in questo ambito ha collaborato a iniziative di carattere nazionale - e ha guidato l’associazione nell’ambito della parrocchia castellana. Fa parte dal 2019 del Servizio diocesano Tutela minori e persone vulnerabili. A Castel San Giovanni è stato anche educatore in parrocchia.

A scuola tra i ragazzi
“La mia scelta di insegnare religione - racconta il prof. Vino - è nata in seguito alla proposta di don Gigi Bavagnoli, quando era responsabile di questo settore in diocesi. A scuola incontro i ragazzi delle medie in un’età di forti cambiamenti, con loro cerco di costruire una relazione educativa per aiutarli a sentirsi «pensati». Sono vere le parole di don Milani, «I care», «Mi stai a cuore». Questo atteggiamento suscita un rapporto di fiducia per costruire insieme un dialogo tra il Vangelo e la vita. C’è tra loro anche chi si dichiara ateo, ma cerchiamo di andare al fondo delle domande esistenziali più profonde”.

Il compito dell’AC
Gli iscritti all’associazione in diocesi sono un migliaio; di questi, il 70% appartiene alla fascia degli adulti, il 10% ai giovani e il 20% ai ragazzi con l’ACR. A livello nazionale si avvicina l’udienza con papa Francesco in piazza San Pietro il 25 aprile.
“Occorre fare in modo - precisa il neopresidente - che l’Azione Cattolica accompagni la Chiesa diocesana e, sul territorio, le singole parrocchie e Comunità pastorali, mettendosi al servizio del camminare insieme. All’assemblea elettiva del 18 febbraio è stata sottolineata l’esigenza di continuare a creare positivi rapporti di collaborazione con le varie realtà ecclesiali. Negli anni della presidenza di Ilaria Massera, ad esempio, si è lavorato con l’Agesci e la Caritas. Papa Francesco in un incontro nazionale dell’AC parlava di «passione cattolica»; non è solo un gioco di parole, è la linea del nostro impegno che dobbiamo sempre tenere viva grazie al legame con Gesù Cristo testimoniandolo nella Chiesa e nel mondo”.

Pubblicato il 22 marzo 2024

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