Guerre a Piacenza. L'intervento di Contardi a Cives
Insieme a Nicola Contardi, parte la seconda parte del corso Cives “Zona Franca” dedicata alla realtà piacentina.
Il dott. Contardi, informatico e e creatore di giochi storici, nel 2006 ha fondato “Europa simulazioni”, che produce giochi di ruolo legati ad eventi bellici. L’ultima creazione è stata “Piacenza 1746”, sulla Battaglia di Piacenza nell’ambito della guerra di secessione austriaca. Contardi con i suoi giochi di simulazione storica, che hanno richiesto anni di studi e di collaborazioni professionali, permette agli amanti dei giochi di ruolo di rivivere situazioni di forte drammaticità per l’umanità, seppur in chiave ludica.
La serata, che ha trattato in particolare delle guerre combattute sul territorio piacentino, ha ricordato quanto anche la nostra città sia stata teatro di scontri sanguinosi che si sono ripetuti nella storia.
Piacenza teatro di importanti battaglie
“La guerra sicuramente non piace a nessuno - ricorda Contardi- ma va studiata perché rappresenta un fatto universale, un atteggiamento tipico sia passato che presente, che permette di comprendere il comportamento umano in tutte le sue dimensioni. La posizione geostrategica della nostra città - osserva il relatore - l’ha resa spesso teatro di importanti battaglie, alcune delle quali, come l’assedio di Francesco Sforza del 1447, hanno sfregiato Piacenza in modo permanente portando ad un progressivo declino della città stessa”.
Anche la battaglia del 1746, che è oggetto del gioco di Contardi, fu combattuta su vaste zone del territorio piacentino dall’esercito austro-russo contro quello franco-spagnolo, impegnando circa 70.000 uomini tra i due schieramenti, un episodio ancora sconosciuto a molti, ma di intensa drammaticità.
Contardi conclude la serata osservando come nella storia le guerre siano state una costante in tutte le epoche e come in alcuni casi le soluzioni belliche adottate dagli attori coinvolti abbiano indicato la soluzione di problemi in situazioni altamente complesse. Nella storia insomma pare non ci siano “Zone Franche” se non per rari momenti fortunati, momenti a cui ci si abitua facilmente senza forse apprezzarli in tutta la loro pienezza.
Le serate dedicate a Piacenza proseguiranno sino al 9 dicembre, con Franco Sprega e Carla Chiappini.
Stefania Micheli
Pubblicato il 29 novembre 2022
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