Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Suor Manuela, la «suora con la valigia»


 suor Manuela 1


Per tutti era la “suora con la valigia”, una donna con i piedi per terra a fianco dei migranti con lo sguardo di Dio: è il ritratto della scalabriniana suor Maria Manuela da Conceição Simões, per tutti suor Manu, morta a 60 anni lo scorso 24 luglio dopo una lunga malattia.
Suor Manu – spiega un comunicato delle Missionarie Scalabriniane - era nata a Lisbona (Portogallo), il 31 marzo 1960 da Josè Simões e Ludovica Maria da Conceição. Ha ricevuto il battesimo dopo poche settimane, il 18 Aprile dello stesso anno nella parrocchia di Nosssa Senhora de Fatima a Lisbona. Il suo ingresso in postulantato nel santuario di Rivergaro porta la data dell’8 dicembre 1985; il 15 novembre 1987 inizia il suo noviziato a Piacenza per giungere nel 1994 alla professione perpetua nella casa provinciale a Piacenza.

Impegnata in diverse nazioni
Suor Manuela era una “suora con la valigia” perché ha svolto la sua missione in diverse comunità della Congregazione in più nazioni:
- febbraio 1990 - 1995 Francia - Villiers sur Marne – Francia;
- giugno 1995 – 2006 Polonia, prima a Danzica poi nel marzo 1998 a Breslavia dove è stata nominata direttrice dell’Ufficio per i migranti e rifugiati della Caritas;
- febbraio 2006 – luglio 2008 a Roma nel Centro di ascolto di via Alba;
- settembre 2007 in Germania a Ludwigsburg come assistente pastorale nella comunità dei migranti portoghesi;
- luglio 2008 – 2012 a Piacenza come consigliera e segretaria provinciale.
- ottobre 2012 a Reggio Calabria e dopo pochi mesi a Lamezia Terme come operatrice pastorale per i migranti e poi direttrice dell’Ufficio Migrantes della diocesi; poi di nuovo a Reggio Calabria;
- gennaio 2019 in Svizzera a Neuchatel per la sua ultima missione.

Al lavoro per la Congregazione
Suor Manuela ha ricoperto vari incarichi all’interno della Congregazione; fra questi, è stata coordinatrice provinciale dell’apostolato, assistente provinciale per il movimento dei laici, ha seguito la preparazione del centenario della Congregazione e il lavoro di aggiornamento delle costituzioni, e ha fatto parte dei gruppi di riflessione sul fenomeno migratorio e per la preparazione di assemblee e seminari provinciali.

Tra i migranti
La sua vasta esperienza missionaria sia nel campo della pastorale migratoria che nel campo con i rifugiati e profughi - prosegue il comunicato - l’hanno resa una donna con i piedi per terra perché toccava, nel verso senso della parola, le piaghe della mobilità umana, avendo però lo sguardo sempre rivolto al Cielo, verso Colui che era la ragione del suo essere scalabriniana: Cristo, e Cristo Crocifisso, non solo perché Manuela aveva un carattere drammatico, ma perché insofferente, inquieta, assetata e per lei nelle piaghe della Croce si nutriva di quell’Amore “che mi spinge in avanti ogni giorno”, come lei stessa ha scritto in un suo diario.

Parlava sette lingue
La facilità con cui apprendeva le diverse lingue - parlava e scriveva correntemente il il portoghese, l’italiano, il francese, il polacco, l’inglese, il tedesco e anche la lingua spagnola – queste competenze linguistiche per lei erano possibilità di comunicare con le persone, di entrare nel loro mondo, prima con lo scherzo, mettendosi sullo stesso piano, poi via via conoscere le lingue dei migranti diventava porta per raccogliere i loro racconti, le loro difficoltà e le loro gioie.

Il suo “primo amore”, Dio
Tutti conosciamo il modo d’essere di suor Manuela, razionalmente distaccato, sempre pronta a mettere in discussione tutto e tutti e molto restìa ai gesti di affetto e tenerezza nei suoi confronti; dietro questo apparente distacco, c’era tutto il suo impegno continuo per non dimenticare e ritornare “al primo amore”, a quel cammino di sequela di cui ci ha lasciato testimonianza in alcune preghiere scritte da lei. Il suo atteggiamento di distacco era un modo per vegliare dalla tentazione della mondanità, così scrive lei stessa, accettando l’ultimo posto e sentire sulla pelle l’umiliazione dei propri peccati. Suor Manuela esigente con se stessa, era anche una donna con una grande rete di relazioni, fuori dalla comunità aveva tante conoscenze ed amicizie, vicinanza delle persone che lei ricambiava essendo presenza effettiva ed affettiva nella vita delle persone; come un compito ascetico, silenziosamente si impegnava a dare sempre una nuova possibilità a tutti, cercava di negoziare. ​

“Nella malattia ho un compito, annunciare il Kerygma”
Suor Manuela desiderava accettare e accogliere la volontà di Dio nella sua storia, senza discutere e questo è stato l’esercizio che ha fatto nel tempo della malattia; tempo di aridità e di deserto, tempo in cui molte volte rifiutava le attenzioni, le cure, come se volesse vivere nella solitudine o condividere con chi voleva lei; la malattia, nonostante l’abbia vissuta con dignità per lei è stato un tempo faticoso, quella Croce che amava, diceva che era troppo, ma “crescere nella fede e non perderla” era il suo motto.
​A volte appariva stressata, vulnerabile, ma nella preghiera, che curava fedelmente imparava i sentimenti di Cristo. Una grande catena di preghiera si è innalzata al Signore per lei, che l’hanno sostenuta e mantenuta vigile nello Spirito; così pure le tante ed innumerevoli espressioni di vicinanza per suor Manuela erano di conforto. Suor Manuela quando ha compreso che la malattia avrebbe fatto parte del suo quotidiano, non voleva lasciare la missione, perché diceva: “ho un compito, annunciare il Kerygma con la mia vita religiosa, testimoniare la mia fede”.
​Ora - conclude il comunicato - è già tra le braccia del suo Creatore e gli chiediamo di pregare per noi e di fare sentire tutta la nostra riconoscenza a coloro che le sono stati vicini.

Pubblicato il 3 agosto 2022

Ascolta l'audio

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies