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Quella volta che Madre Tosi andò in tv dalla Spaak

marzia ceschia parole senza voce

Suor Marzia Ceschia, autrice di "Parole senza voce", in  con don Davide Maloberti alla presentazione del nuovo libro dedicato a madre Maria Teresa Tosi.

«Ascoltare con attenzione la persona per quel che è ed ascoltare quel che Dio opera in lei, senza risposte preconfezionate, con profonda libertà interiore. Madre Maria Teresa voleva l'Eremo della Trsfigurazione come ponte di carità e di comprensione. Se questo orizzonte diventasse il criterio delle nostre scelte pastorali, vivremmo sul serio quell'accoglienza e quell'ascolto che il Cammino sinodale ci chiede».Marzia Ceschia, docente di teologia spirituale alla Facoltà teologica del Triveneto, sede di Padova, oggi pomeriggio al PalabancaEventi ha presentato - in dialogo con il  direttore de Il Nuovo Giornale don Davide Maliberti - il suo libro "Parole senza voce", edito da Sugarco. Per la prima volta, a partire da scritti e lettere, l'autrice traccia con efficacia il profilo spirituale di Madre Maria Teresa Tosi, la figlia degli storici gioiellieri di via XX Settembre, cresciuta nell'Ac e nella parrocchia di San Pietro, che fu protagonista della prima intervista ad una claustrale - ad opera di Zavoli nel 1958 - e di una "seconda chiamata" a condividere il tesoro della vita contemplativa con tutti.

La categoria della "piccolezza" e dell'abbandono
Alla presentazione del libro  - realizzato per iniziativa dell'associazione "Madre Maria Teresa Tosi Aps" e pubblicato con il contributo prezioso della Banca di Piacenza - erano presenti il presidente esecutivo dell'istituto di via Mazzini Corrado Sforza Fogliani e il sindaco Patrizia Barbieri. Entrambi hanno evidenziato il valore della riscoperta di figure del calibro di Madre Tosi, troppo poco conosciute in rapporto alla grandezza del loro carisma e del messaggio che ancora possono comunicare al mondo di oggi, a partire dalle nuove generazioni. "Madre Tosi - ha ribadito anche Marzia Ceschia - può  parlare ai giovani perché in lei ci sono germi di profezia che vanno a toccare le corde profonde del cuore di ogni uomo e di ogni donna". Anche Madre Tosi, come Charles de Foucauld - che domani verrà proclamato santo - ci insegna il valore del silenzio, della preghiera che non è ripetizione di parole ma dialogo profondo, della "piccolezza" come premessa per abbandonarsi  all'amore di Dio, sull'esempio di Maria. L'Ereremo della Trasfigurazione a Collepino di Spello, fondato d Madre Tosi nel 1972, e le Piccole Sorelle di Maria che continuano a portare avanti il suo carisma, vogliono essere - spiega Marzia Ceschia - "la terra dove è possibile per ogni persona portare il fardello delle proprie domande, in un dialogo che non guarda età, provenienza, retroterra religioso, aperto, con grande anticipo sui tempi, al confronto con le altre confessioni religiose".

ParoleSenzaVoce

Madre Maria Teresa Tosi e la copertina del libro sul suo percorso spirituale.

Da Biagi ad "Harem" con la Spaak
Madre Eliana Pasini, che guida la comunità di Collepino, ha ricordato come Madre Teresa sia sempre stata una donna fedele a se stessa, in ogni circostanza e negli ambienti più diversi, perfino negli studi televisivi dove venne invitata da personaggi illustri - più volte fu ospite di Biagi - e perfino in trasmissioni in cui la presenza di una religiosa poteva all'apparenza stonare, come "Harem" di Catherine Spaak. Anche lì, MadreMaria Teresa ha saputo accogliere, ascoltare, dialogare, senza rinunciare mai alla coreenza con il suo "sì" ad una vita spesa per Dio e - quindi - per l'umanità. "Abbandonarsi non vuol dire passività, vuol dire - ha sottolineato Ceschia - saper  individuare le tracce della presenza di Dio nelle pieghe più nascoste del quotidiano. Dio, era solita dire Madre Maria Teresa, non è da capire, è da amare. Così lei, incontrando le persone, aascoltava senza giudicare, bensì amando".

Pubblicato il 14 maggio 2022

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