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Buona strada, prof. Ramella!

ramella sitoGiovedì i funerali dello storico preside e pioniere dello scoutismo

È morto nella tarda mattina di oggi in ospedale il prof. Norberto Ramella, per tanti anni stimato insegnante e preside nelle scuole superiori di Piacenza, nonché uno dei pionieri in diocesi dell’esperienza dello scoutismo.

Nato il 25 novembre 1925 a Susa, si è trasferito a Piacenza da ragazzino, quando il padre, insegnante di francese, venne destinato nella nostra città.
Laureato in filosofia a Milano, come tutta la sua generazione si era impegnato giovanissimo nell’agone politico, per dare un contributo alla rinascita della democrazia dopo gli anni del Fascismo e della guerra.
Alla passione politica si intrecciò, dal ‘46 al ‘49, l’esperienza di redattore del nostro settimanale, in aiuto all’anziano direttore don Amedeo Ghizzoni, poi di don Ersilio Tonini, con il quale condivise l’appassionante campagna elettorale del ’48.

La scuola è stata però la sua vera vocazione: prestò servizio dal ‘50 al ‘91, dall’insegnamento di filosofia al Liceo Scientifico, a italiano e storia agli Istituti Tecnici per finire preside passando dal “Tramello” allo Scientifico e infine all’Istituto “Colombini”.
Dopo la pensione continuò ad insegnare alcuni anni al liceo paritario “San Vincenzo”.
Conquistato dalla pedagogia di Baden Powell, si impegnò nell’Agesci, accanto all’amico Gigi Menozzi, contribuendo alla nascita della base di Spettine, tuttora sede di importanti attività di formazione.

Domani sera verrà recitato il rosario alle ore 20.30 nella chiesa del Preziosissimo Sangue in via Zanella a Piacenza. I funerali si terranno, sempre al Preziosissimo, giovedì 17 gennaio alle ore 11.30.
Il prof. Ramella sarà tumulato a Châtillon, la terra dei suoi antenati.

«La Confederex partecipa al cordoglio cittadino e, in particolare, del mondo della Scuola, dell’Educazione e dell’Associazionismo cattolico, per la morte del Preside prof. Norberto Ramella - scrive il prof. Maurizio Dossena, segretario diocesano e referente per l'Emilia-Romagna di Confederex -, di cui oggi abbiamo avuto tristissima notizia. Grave perdita per Piacenza, che l’ha visto educatore, uomo di Scuola di pregiato taglio nei momenti di più florido sviluppo dell’istituzione scolastica e anche amministratore municipale.
Lo ricordiamo in specifico come colto, sensibile e appassionato studioso di temi pedagogici e testimone autorevole dei valori dell’educazione e dell’istruzione. Cattolico di pregio, tutta la sua vita e attività professionale ne sono stati intensamente caratterizzati. Dopo l’insegnamento all’ITIS di Piacenza (nei momenti vivaci della contestazione sessantottina), fu preside del “Respighi” e del “Colombini”: qui fui, per sette anni, suo vicepreside e da lui imparai moltissimo, innanzittutto nell’inquadramento generale della gestione del rapporto educativo, inoltre in quella professione che di lì a un po’ sarebbe diventata la mia.
Un intenso capitolo a sè, la sua attività di forte impegno apicale negli Scouts.
Dopo il pensionamento fu docente al Liceo l.r. “San Vincenzo” (qui io l’ho potuto felicemente ritrovare come professore di filosofia e storia di mia figlia).
Anche la “Storica Associazione Ex Allievi del Collegio San Vincenzo dei Fratelli delle Scuole Cristiane 1843”, di cui il suddetto Liceo portava il nome, si associa al lutto per la perdita di questo illustre portatore del seme del Vangelo, piemontese/valdostano d’origine, ma fortemente piacentinizzato».

Pubblicato il 15 gennaio 2019

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