Cif, Giulia Dalla Volta confermata presidente fino al 2030
Giulia Dalla Volta guiderà il Centro italiano femminile (Cif) di Piacenza fino al 2030. Nell’assemblea comunale tenutasi il 31 maggio nella Sala delle Colonne del Palazzo vescovile di Piacenza, Dalla Volta, già presidente dal 2021, è stata rieletta per un secondo mandato, raccogliendo il consenso di 13 votanti su 14 totali. Confermato quasi in toto il consiglio: la vicepresidente è Maria Bonelli, le consigliere sono Luisa Paciello Carafa (nuova), Giuseppina Schiavi e Nella Provini. Nominate dalla presidenza la segretaria Letizia Bricchi e la tesoriera Giuseppina Schiavi. Il Cif di Piacenza sarà rappresentato al congresso nazionale da Giuseppina Schiavi, al congresso regionale da Giuseppina Schiavi, Nella Provini e Luisa Paciello Carafa.
Il Cif di Piacenza compie 80 anni
Nella mattinata di sabato 31 maggio, l’assemblea comunale elettiva è stata preceduta dalla messa in Duomo. Le associate si sono poi riunite nella Sala delle Colonne, dove l’assistente spirituale mons. Celso Dosi ha aperto l’assemblea con una riflessione, seguita da quelle della presidente regionale Cif, Paola Pironi, che poi ha presieduto l’assemblea, e della presidente comunale uscente (e riconfermata) Giulia Dalla Volta. Il Cif piacentino, fondato nel 1945, conta oggi 22 associate. A ottobre è previsto un evento per celebrare l’80esimo anniversario dal “primo verbale” dell’associazione a Piacenza: nell’occasione sarà allestita una mostra per valorizzare il ricco archivio storico. “All’epoca – racconta la consigliera Giuseppina Schiavi – era il comitato per il voto, a cui partecipavano diverse associazioni legate alla Chiesa, a eleggere i rappresentanti”. La prima presidente del Cif a Piacenza fu Maria Federici. Il comitato si sciolse poi nel 1956, lasciando indipendenza alle singole associazioni.
La via del dialogo
L’azione del Cif si basa sulla “via del dialogo, in un mondo di conflitti”, ha spiegato Giulia Dalla Volta nella sua relazione. E dunque “arginare il fenomeno della violenza con la prevenzione, che va fatta attraverso il dialogo”. Il Cif di Piacenza ha aperto un canale importante con i giovani, caratterizzato soprattutto dai diversi incontri nelle scuole. “Il cammino che è stato fatto è molto lungo e sarebbe bene non tornare indietro – ha detto la presidente comunale – abbiamo raggiunto la parità in tanti campi, questa deve essere accompagnata dal rispetto”. In occasione dei progetti nelle scuole “abbiamo cercato di far riflettere i ragazzi su temi di grande importanza, le nostre associate hanno mostrato ai giovani un mondo molto diverso da quello di oggi”.
Nelle foto: in alto, Giulia Dalla Volta;sopra, le associate Cif di Piacenza con mons. Celso Dosi assistente ecclesiastico
e la presidente regionale Paola Pironi.
L’impegno del Cif per i giovani
La fotografia del mondo giovanile di oggi che è emersa dagli incontri del Cif presenta alcune criticità. “Si inseguono le mode, e spesso capita di assistere a insulti o vere e proprie violenze fisiche. È una mancanza di rispetto verso tutte le donne che negli anni si sono battute per avere una condizione migliore”. L’ascolto è fondamentale, ha ribadito Dalla Volta, “oggi si sente molto ma si ascolta poco – ha proseguito – ed è impossibile dialogare se non si ascolta”. Non solo parole per comunicare. “Abbiamo proposto un dialogo per immagini, cioè di scattare una foto che per loro rappresentava il rispetto. Le ragazze e i ragazzi hanno portato testimonianze vere, belle e toccanti”.
Donne come “artigiane di pace”
Nella sua introduzione, monsignor Celso Dosi ha evidenziato il ruolo delle donne come “artigiane di pace” e “promotrici di tenerezza, dialogo e cura delle relazioni”, citando le parole scritte da Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, in riferimento all’attuale situazione di “terza guerra mondiale a pezzi” (sempre citando il defunto pontefice). Mons. Dosi ha posto l’accento sull’esperienza di “molte donne cristiane, madri, religiose, laiche impegnate” che mostra una “spiritualità concreta, fondata sull’ascolto, l’accoglienza e il servizio”. Un’attitudine che “può diventare modello per una società inclusiva, che supera la logica dello scontro per entrare in quella delle reciprocità”. E ha citato Edith Stein, Madeleine Delbrêl, Chiara Lubich e Dorothy Day, donne che “hanno incarnato un cristianesimo profetico, capace di parlare in contesti di crisi”.
Il senso civico
La presidente del Cif regionale, Paola Pironi, ha richiamato all’attenzione sulla violenza di genere al giorno d’oggi. “La nostra mission è basata sul senso civico: invitiamo le donne a votare, a rendersi disponibili per ricoprire cariche istituzionali anche locali”. Impegnarsi in prima persona è un modo per partecipare ai processi decisionali. “Altrimenti non possiamo lamentarci se gli altri decidono per noi”, ha evidenziato Pironi. E poi l’importanza di fare rete, sia tra donne che tra diverse associazioni culturali.
Francesco Petronzio
Pubblicato il 31 maggio 2025
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