Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Don Luigi Verdi: vedere le persone ricche di potenzialità

verdidon 

Lo storytelling, l’arte del narrare nel mondo digitale, è stata al centro delle iniziative del Servizio Multimediale della diocesi di Piacenza-Bobbio. Nel podcast finale del tempo di Pasqua, della serie Storytelling EMMAUS - “Narrano le parole di un annuncio”, la giornalista Barbara Tondini, ha conversato, il 9 maggio, con don Luigi Verdi, fondatore e responsabile della Fraternità di Romena. Nato a San Giovanni Valdarno (Ar) nel 1958, don Luigi ha cominciato il suo cammino di sacerdote in Casentino, a Pratovecchio. Nel 1991 ha chiesto al vescovo di Fiesole di poter realizzare a Romena, una località nel comune di Pratovecchio, a 50 chilometri da Firenze, un’innovativa esperienza di incontro e di accoglienza.  In pochi anni le attività volute da don Luigi hanno cominciato a far transitare nel “porto di terra” di Romena sempre più viandanti di questo tempo, in cerca di un posto dove poter sostare, incontrare sé stessi e gli altri, e riprendere il proprio cammino. Oggi è un luogo d’incontro per chiunque abbia bisogno di un po’ di semplicità e di calore, dove sentirsi a casa.

Raccogliere la bellezza dell’umanità

Don Luigi, nel dialogo con la giornalista, ha descritto il suo approccio alla vita e alla spiritualità, non come una semplice accoglienza ma piuttosto come un "raccogliere" la bellezza e l'umanità delle persone che incontra. Ha espresso una profonda comprensione della bellezza e della gioia intrinseca nella vita dei semplici. Con un cambiamento nel linguaggio da "accogliere" a "raccogliere," don Luigi ha sottolineato l'importanza di vedere le persone non come bisognose, ma come ricche di storie e potenzialità. Inoltre, ha parlato dell'importanza di creare uno spazio per l'introspezione e l'ascolto interiore, aspetti che si rivelano essenziali nel cammino spirituale proposto da Romena.

Lentezza e fragilità

Don Luigi ha poi sottolineato l'importanza della lentezza e della leggerezza come antidoti all'ansia, promuovendo un approccio alla vita che è più contemplativo e meno frenetico. La fragilità umana – secondo il sacerdote – non è vista come un ostacolo, ma come un'opportunità di rivelare la bellezza innata e la divinità nascosta.

Paura e coraggio

Infine, don Luigi ha concluso il podcast con una riflessione sulla paura e il coraggio, invitando a considerare le paure non come segnali di pericolo immediato, ma come opportunità per vedere più chiaramente la realtà e agire con coraggio. Ha citato il cantautore Gianmaria Testa, un cantante italiano molto noto in Francia, morto nel 2016 che ha fatto uno dei suoi ultimi concerti a Romena.
“Gianmaria - ha detto don Luigi - in una sua canzone parla immaginando i barconi dei migranti in cui c'è un ragazzo che vede una ragazza nell’altra imbarcazione, ma non riesce ad avvicinarsi e scrive: “voglio ottenere per te la luna del pomeriggio perché è sola, come solo è il coraggio”. In genere - ha aggiunto il sacerdote - nel pomeriggio la luna è da sola nel cielo e anche il coraggio è da solo, mentre la paura ti ingabbia”.

Riccardo Tonna

Ascolta l'audio

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies