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Nel cortile di Enaip un murale donato dalla Fondazione

 COTECCHIA CON STUDENTI

“Clessidra”. È intitolato così il murale che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha donato a Enaip – Ente nazionale Acli istruzione professionale – e sarà inaugurato giovedì 9 marzo presso la sede dell’ente in via San Bartolomeo a Piacenza. L’opera, che si compone di venti pannelli di legno, per un totale di venti metri per tre, era stata ideata in occasione delle “Notti di Santa Chiara”. “L’idea di un murale - sottolinea il vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli - ci era venuta lo scorso anno nell’ambito di un percorso di ascolto e coinvolgimento dei giovani. Grazie all’artista Antonio Cotecchia, e con la preziosa collaborazione della Consulta giovanile, abbiamo potuto realizzarlo attraverso modalità e linguaggi che sono propri dei ragazzi. La nuova collocazione presso Enaip ci consente di avvicinarlo ancora di più al pubblico delle nuove generazioni, con un intento ricreativo e educativo”.
Il murale è stato già collocato nel cortile interno della sede di Enaip, usato per la ricreazione degli allievi, sulla parete che confina col campo sportivo della parrocchia di San Sepolcro. “Era importante per noi valorizzare questo spazio, usato dai ragazzi e dagli adulti che frequentano i nostri corsi”, spiega il direttore di Enaip Pietro Natale. “Sono convinto, inoltre – prosegue – che con un ambiente ben curato si abbassi il rischio di atti vandalici. L’opera rappresenta il tempo che scorre ed è uno strumento di confronto fra generazioni, con la vecchia che cede il passo alla nuova”.

Enaip: formazione e inserimento al lavoro

Contrasto alla povertà, alla dispersione scolastica e alla disoccupazione. Sono questi i tre obiettivi principali di Enaip, che si occupa sia di formazione professionale che di inserimento al lavoro. Oltre 40 progetti vengono proposti ogni anno, tra cui nove legati ai ragazzi che hanno bisogno di assolvere l’obbligo scolastico: questi hanno accesso a un percorso biennale di duemila ore totali (700 di stage in azienda e 1300 di attività teoriche e laboratoriali), al termine del quale ottengono una qualifica come autoriparatori, acconciatori, operatori alle vendite o al magazzino merci. Per l’autoriparazione esiste anche la possibilità di un anno supplementare (per metà costituito dallo stage pratico) propedeutico a un diploma professionale. Ogni anno Enaip ospita dai 350 ai 400 minorenni in obbligo scolastico. Gli altri progetti riguardano persone in situazione di svantaggio sociale o economico, diversamente abili, stranieri o giovani disoccupati che intraprendono percorsi di formazione e accedono ai servizi per l’inserimento al lavoro. I progetti hanno una durata variabile: possono essere annuali (1000 ore, come quello per operatori sociosanitari) o ridotti a un totale fra le 50 e le 300 ore. In tutto, sono circa mille le persone che ogni anno frequentano Enaip.

I risultati: il 70% dei ragazzi trova lavoro entro 6 mesi

Ogni anno Enaip inserisce nel mondo del lavoro dalle 150 alle 200 persone. Dei sessanta ragazzi in obbligo scolastico che ottengono una qualifica più del 70%, entro 6 mesi, trova un lavoro coerente col proprio percorso. Tutti coloro che frequentano il corso per operatore sociosanitario (circa 25 persone all’anno) trovano lavoro qualche giorno dopo la qualifica. Degli altri trenta tirocini, una buona quota si trasforma in lavoro. Chi resta fuori non viene abbandonato, ma supportato attraverso i servizi per l’impiego.

Francesco Petronzio


Nella foto, lo street artist Antonio Cotecchia con le studentesse e gli studenti che hanno collaborato per la realizzazione del murale.

Pubblicato il 24 febbraio 2023

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