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«Anime semplici»: pubblico e artisti insieme

 anime

“C’è ancora qualcosa che possiamo salvare…
Cosa sono le anime semplici, madre? Cosa sono?
Sono anime annientate e si specchiano in ogni essere che incontrano. Sono anime nude e non prendono mai, non prendono niente. Sono quelle che hanno lasciato ogni ombra riflessa e sono incarnazione di presente e benedizioni. Sono tutti gli adesso che hai!”.
Sono le parole con cui è iniziato, davanti alla cattedrale di Piacenza, il 24 giugno, lo spettacolo teatrale “Anime Semplici”, scritto e diretto da Ilaria Drago.
Un’opera in cui la cattedrale è stata vista come una madre e ha acceso negli spettatori il desiderio di un salto di qualità. Un passaggio che necessita il coraggio di uscire dalla trappola della paura, del lamento, dell’odio, per entrare nella vita con responsabilità e presenza: la cattedrale è stata quindi teatro, luogo di incontro e di cura, luogo di riconnessione.

Un palcoscenico intriso di spiritualità

“Siamo qui davanti al tempio di tutta la comunità di Piacenza”: così ha esordito l’arch. Manuel Ferrari, direttore Ufficio Beni Culturali della diocesi, che ha presentato l’evento. “Un edificio sacro - ha continuato - che raccorda il passato con il presente”.

“Una cattedrale inedita, un palcoscenico intriso di spiritualità”: sono le parole di Mario Magnelli, consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha sostenuto l’iniziativa. “Uno spettacolo che vuole toccare - ha aggiunto - le corde più intime di noi stessi”.

Un ricordo particolare poi, da parte dell’arch. Ferrari, è stato rivolto a Marco Tansini Petrali, restauratore del legno e falegname molto esperto, che ha realizzato le scene dell’opera teatrale, purtroppo morto, lo scorso 18 giugno, in un incidente stradale. Petrali - che abitava nella zona di Rivalta - aveva anche realizzato la salita alla cupola del Guercino della cattedrale, consentendo al grande pubblico di poter vedere da vicino la stupenda opera d’arte.

Diventare anime semplici

Nelle varie scene dello spettacolo, i viandanti, impersonati da Ilaria drago, Claude Coldy, Marta Lucchini, Andrea Peracchi e Maurizio Cammi, si sono spostati, insieme al pubblico, per un cammino di purificazione, nei vari punti della cattedrale, accompagnati dalle Anime Semplici, vestite con abiti bianchi di grande suggestione.
Al termine la scena finale è stata di grande effetto. I viandanti hanno tentato di ascendere verso lo stato di Anime Semplici e verso Dio, ma, per le loro fragilità, non sono riusciti ad arrivare alla meta dell’altare centrale della cattedrale. Fino a che lo specchio stesso dell’acqua ha offerto loro la possibilità di un battesimo, restituendoli alla purezza che li ha fatti tornare integri, riportandoli all’origine della loro natura spirituale.
Il momento finale, intenso e toccante, ha fatto scrosciare un applauso interminabile del pubblico che ha molto apprezzato l’inedita performance teatrale, ideata e interpretata da Ilaria Drago.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 25 giugno 2022

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