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Le tre M di MoglieMammaMedico

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“Ci sono persone qui dentro con cui ho condiviso molte delle cose che sono raccontate nel libro ed anche l'inizio della mia avventura umana. Per cui è un momento che mi emoziona e mi mette anche un po' in apprensione, quindi capitemi e perdonatemi…”. Con queste parole Elisabetta Buscarini, il 4 aprile, nell'Aula Magna del Seminario Vescovile di via Scalabrini a Piacenza, ha presentato il suo libro "Al mio posto confidenza quasi serie sul mestiere di MoglieMammaMedico", edizioni Ares - 2024. L'evento, introdotto da don Davide Maloberti, direttore de "Il Nuovo Giornale", settimanale cattolico diocesano, ha visto la partecipazione, oltre all'autrice stessa, della nota giornalista e scrittrice Costanza Miriano, che ha curato la prefazione dell'opera.

Triplice mestiere

Elisabetta Buscarini, classe 1959, coniugata con Alfonso, madre di quattro figli e nonna, porta con sé un bagaglio di esperienze notevolmente ricco. Il suo percorso professionale l'ha vista impegnata in vari ruoli di rilievo in società scientifiche tanto italiane quanto internazionali. Da oltre tre decenni è attiva anche nell'ambito dell'insegnamento di metodiche strumentali, divulgando le sue conoscenze sia in Italia che all'estero. Il libro si dipana attraverso le narrazioni delle esperienze personali di Buscarini, che nel testo riflette sulla complessità e sulle sfide quotidiane del suo "triplice mestiere" di moglie, madre e medico. Attraverso le pagine emerge un ritratto intimo e profondo della vita di una donna che, tra le mura domestiche e i corridoi degli ospedali, cerca di trovare un equilibrio tra le diverse sfere della sua esistenza.

Gratitudine e incontri

“I motivi per cui ho scritto il libro - ha detto Buscarini - sono fondamentalmente la gratitudine che, man mano che passano gli anni, aumenta nel vedere che tutto, nella mia vita, è stato un dono tutto a cominciare dalla famiglia di origine che mi ha permesso di studiare, quella attuale che mi accompagna quotidianamente, e gli incontri che mi hanno ribaltato alla vita e mi hanno sostenuto in tutto, portandomi dove, tutto questo è potuto diventare vero… Ho il ricordo ancora vivo - ha raccontato l’autrice -, intorno ai vent’anni, quando Giovanni Paolo II diceva: “Non abbiate paura di aprire le porte a Cristo”, e lo gridava, dicendo che solo Lui lo sa cosa c'è nel cuore dell'uomo… Ho la responsabilità di rendere conto del fatto che ho verificato, giorno per giorno della mia vita, che tutto questo rende vera la vita di moglie, di mamma, di nonna”.

Tematiche attuali

Le tematiche affrontate sono variegate e profondamente attuali: dalla difficile conciliazione tra casa e lavoro ai sensi di colpa che spesso si intrecciano con la fatica quotidiana, dal peso delle scelte da compiere alla necessità di costruire un futuro che non dimentichi il passato. L'opera, quindi, non si limita a essere un mero racconto autobiografico, ma si pone come una riflessione più ampia sui ruoli e le responsabilità delle donne nella società contemporanea. La presenza di Costanza Miriano, con la sua esperienza nel campo del giornalismo e della letteratura, ha arricchito ulteriormente la presentazione, fornendo uno sguardo critico e approfondito sulle questioni sollevate dal libro. La sua prefazione funge da ponte tra il lettore e le pagine scritte da Buscarini, invitando a una lettura attenta e partecipe.

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Unità, alleanza e fatica

“Questo libro - ha affermato Miriano - l'ho accolto un po' come una carezza, come davvero il segnale di una persona più grande che ha già fatto tutta questa strada e ti dice: “guarda che la strada è giusta, non mollare…”. Tre sono i punti che mi hanno colpito - ha precisato Miriano - ed il primo riguarda la possibilità di unire la vita, nell’essere moglie, madre e medico. Non è una questione di essere capaci di raggiungere un equilibrio, ma è avere chiare le priorità e avere i valori su cui costruire l’esistenza. La seconda cosa è il rapporto con il marito, descritto in termini di alleanza. L’ultimo aspetto, riguarda la fatica, una condizione ineleminabile della vita. Mi piace molto - ha specificato la giornalista - la risposta che emerge dal libro sulla delega, sul chiedere di fare agli altri perché non si può arrivare a tutto”.

La forza della fede

L’autrice Buscarini, ha poi evidenziato che, nel suo scritto, non ha voluto dire di avercela fatta, ma ha sottolineato come in ogni donna c’è un combattimento in cui ognuna trova un suo equilibrio. Uno dei privilegi del fare il medico - ha puntualizzato Buscarini - è che ascolti le storie delle persone, ed è un grandissimo dono che ti fa imparare tanto, quindi, come racconto nel libro, tante storie di donne sono molto speciali nel senso che affrontano la fatica del vivere, ognuna al suo posto di combattimento e secondo le caratteristiche che la vita gli ha dato”. Il segreto per la stesura del libro, ha poi messo in evidenza l’autrice, è quello di aver scritto un diario che l’ha sempre accompagnata, ripercorrendo tutti i periodi della sua vita. Infine le “droghe” che l’hanno sempre sorretta sono la fede, la preghiera e i sacramenti. L'evento di presentazione si è rivelato dunque un'occasione importante per stimolare un dialogo aperto e costruttivo sulle sfide e le gioie che caratterizzano la vita di molte donne, impegnate ogni giorno a bilanciare impegni professionali e vita familiare. In questo senso, "Al mio posto confidenza quasi serie sul mestiere di Moglie Mamma Medico" si propone come un contributo significativo al dibattito su questi temi, offrendo spunti di riflessione e, forse, anche di ispirazione.

Riccardo Tonna

Nelle foto, la presentazione del libro della dottoressa Buscarini.

Pubblicato il 5 aprile 2024

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