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Andar per «Santelle»: l’Oratorio del Crocefisso in Via Taverna

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Proseguiamo il nostro viaggio tra le “Santelle”, in via Taverna a Piacenza, dove sorge un luogo intriso di storia, devozione e compassione: l'Oratorio del Crocefisso. Questo piccolo santuario, eretto nei primi anni del 1600, si è dimostrato un rifugio di conforto per i malati dell'adiacente Ospedale e per coloro che li circondano con affetto e preoccupazione.

L'Oratorio trova le sue radici in un'epoca in cui la fede e la devozione erano centrali nella vita delle persone, specialmente durante i periodi di malattia e difficoltà. Fu commissionato da un nobile benefattore che aveva una profonda empatia per coloro che soffrivano e che vedeva la necessità di un luogo dove poter trovare conforto spirituale e forza interiore. Questo piccolo gioiello architettonico fu costruito adiacente all'abside della chiesa dei SS. Nazzaro e Celso, creando un legame tangibile tra la preghiera e il servizio caritativo.

Un ambiente tripartito

“Superato il portoncino in ferro, - scrive Maria Rosaria Auricchio su “Arte e Devozione Rurale” - Piacenza 2009 - si accede ad un ampio ambiente tripartito da pilastri polistili con elaborata trabeazione alle pareti di colore contrastante. Il primo ambiente è una sorta di nartece (spazio posto fra la navata e la facciata della chiesa) voltato a botte con pavimento in marmo rosso. L’ambiente successivo - aggiunge Auricchio - è quello della cappella vera e propria con le pareti laterali sfondate da due nicchie, sormontate da lunette, con le immagini di due Evangelisti e la volta superiore con al centro un medaglione rettangolare affrescato con l’immagine di Maria. Il terzo vano, - precisa Auricchio - separato da un cancello in ferro, ha altre due nicchie con lunette raffiguranti gli Evangelisti, e nella volta un medaglione affrescato con un gruppo di angeli recanti il drappo della Veronica e simboli della passione”.

La Crocefissione

Al centro della struttura troviamo l’altare, con tabernacolo, in marmo bianco e nero che precede il gruppo scultoreo della Crocefissione. Un insieme di raffigurazioni con il Cristo, la Vergine, San Giovanni e la Maddalena inginocchiata ai piedi della croce, posti in una scarsella incorniciata da un’arcata lignea dorata. L’oratorio è stato realizzato da Giuseppe e Bartolomeo Fioruzzi, e il 7 dicembre 1614 l’ingegner Alessandro Bolzoni compì la stima dei lavori eseguiti.

Luogo di pace e di preghiera

L'Oratorio del Crocefisso è stato concepito non solo come un luogo di culto, ma anche come un luogo di riflessione e silenziosa consolazione. La sua architettura suggestiva è un richiamo alla semplicità e alla profondità della fede. Per diversi anni, la gestione dell'Oratorio è stata affidata alle suore del Divino Amore di Roma. Oggi, la cura della cappella è stata presa in mano dal gruppo dei Volontari di "Insieme per San Sepolcro". L'Oratorio del Crocefisso rimane un luogo di spiritualità per tutti coloro che cercano un momento di raccoglimento. Le sue porte, aperte dalle 9 alle 19 di ogni giorno, accolgono chiunque desideri trovare un momento di pace e preghiera.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 21 agosto 2023

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