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Una pietra d’inciampo per Daveri

pietra

Sono numerosi gli appuntamenti a Piacenza in vista del 25 aprile, alcuni dei quali sottolineano l’opera compiuta dai cattolici, laici e sacerdoti, per la libertà della Patria. In particolare, si dà voca all’opera di don Giuseppe Borea e dell’avvocato Francesco Daveri.
Per quest’ultimo, per iniziativa dell’Istituto di storia contemporanea, venerdì 21 aprile nel salone monumentale della Biblioteca Passerini Landi in via Carducci a Piacenza viene presentato il libro “Francesco Daveri” di Claudio Oltremonti (“Quaderni di studi piacentini”, 2023). Sabato 22 alle 10 si tiene nel Palazzo della Provincia in via Garibaldi la cerimonia per la posa della pietra d’inciampo dedicata a Daveri.
Sulla figura di Daveri interviene la prof.ssa Leili Maria Kalamian, autrice del libro “L’Avvocato di Dio”.

È passato un anno dall’uscita del mio romanzo storico su Francesco Daveri, “L’Avvocato di Dio” (Piccole Pagine). È uscito proprio nel giorno della morte del partigiano cristiano, il 13 aprile, a Gusen, in campo di concentramento: una coincidenza che mi ha fatto sentire ancora più responsabile nel compito che mi accingevo a sostenere, ovvero diffondere la Memoria di questo uomo giusto, che aveva un’idea “inclusiva” della Resistenza e vedeva nella politica uno strumento per avverare i principi cristiani nel mondo. Ho studiato per anni la vicenda di Daveri e la storia della nostra Resistenza prima di scrivere, ho trascritto documenti e lettere in Archivio e, alla fine, ho scelto di scrivere un romanzo storico perché credo che la Letteratura, come il Teatro e il Cinema, possano avvicinare alla Storia e raggiungere anche chi magari non aprirebbe un saggio specialistico: è un modo per far sentire viva la Storia della nostra Resistenza e un personaggio importante come Daveri, dandogli voce e presenza.

Daveri “in viaggio” per l’Italia

Da un anno sto accompagnando questa storia in giro per librerie, circoli culturali, piazze e anche scuole: ho messo a disposizione la mia vocazione a scrivere ed educare per dare voce ad una storia che meritava di essere conosciuta il più possibile e girare anche fuori dalla nostra città.
Ho raccontato di Daveri anche alla stampa nazionale: Famiglia Cristiana, Avvenire, Segno nel mondo, interessati a questo laico che offriva a Dio il dolore della sua persecuzione e pregava in campo di concentramento per i suoi aguzzini. Il sassolino gettato nello stagno ha prodotto tanti cerchi concentrici che si sono allargati: sempre più persone stanno sentendo “loro” Francesco Daveri. Ho scoperto che “L’Avvocato di Dio” ha lettori a Genova, Aosta, Belluno, Brescia, Milano, Bologna, Venezia, Roma, Pisa, Firenze, Taranto e la storia sta ancora girando grazie al passaparola e ai social. Il libro ha raggiunto Papa Francesco e Mattarella e terrò sempre care le loro parole. Inoltre, ho ricevuto con grande sorpresa una lettera del regista Pupi Avati che ha apprezzato il libro e soprattutto la persona di Francesco Daveri, lamentando il troppo limitato spazio che viene concesso ai partigiani cristiani nel panorama culturale italiano. Ma lo spazio va creato: è dalla scuola che deve partire l’educazione al valore della Memoria, e per questo per il prossimo anno partirà un progetto per le scuole a cui tengo molto.

Daveri presentato ai giovani

È meraviglioso presentare Daveri ai ragazzi delle Medie in un’aula magna, leggere le sue lettere, vederli commossi mentre promettono che si daranno da fare anche loro per far conoscere Daveri. Inizio sempre dicendo che la parola comunità ha nella sua etimologia il termine latino “munus”, dono. Così come “co-municazione” e “co-munione”. Ecco: la vita di Daveri va comunicata, va partecipata, ci riguarda perché è un dono per noi. Inter-esse vuol dire sentirsi parte, e questo ai ragazzi arriva fino in fondo al cuore.

E per i più piccoli…

Per i più piccoli, con l’illustratore Daniele Rossetti abbiamo realizzato un libretto Ti racconto Francesco Daveri”, grazie alla sensibilità e al sostegno di ANPC di Piacenza, Cooperativa San Martino e Azione Cattolica di Piacenza. Mario Spezia, presidente di ANPC, ha voluto che il libretto avesse anche note di Educazione Civica sulla nostra Costituzione, e questo non solo per agevolare i docenti di Storia o Religione nelle ore da dedicare obbligatoriamente a questa disciplina, ma anche perché è la Costituzione il punto di arrivo del sacrificio di persone come Daveri.
Lo scorso sabato, 15 aprile, abbiamo raccontato di Francesco Daveri ai bambini dei gruppi di catechismo dagli 8 anni in sù, Acr e scout ed è stato emozionante ed importante. Alcuni mi hanno voluto promettere che parleranno di Daveri ai loro compagni e alle maestre: abbiamo regalato solo un libretto, ma in realtà abbiamo piantato una foresta. Li abbiamo preparati alla pietra d’inciampo che sarà posata il 22 aprile, una pietra di Memoria fondamentale e in cui dobbiamo “inciampare” spesso, perché Daveri non è figura comoda, ma rende vive le coscienze e ci risveglia da quel torpore in cui spesso s’impantana il nostro senso civico e la nostra fede.

Leili Maria Kalamian

Pubblicato il 18 aprile 2023.

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