Dal 31 marzo, a Farini, il servizio di prelievi ha ripreso la sua attività grazie alla sinergia tra il Comune e l’Azienda Usl di Piacenza, in raccordo con la cooperativa Coopselios, ente gestore della Casa protetta. Per riattivare le sedute, interrotte a dicembre a causa della carenza di infermieri, è stata chiesta la collaborazione temporanea ed eccezionale dei professionisti del 118. “Stiamo attraversando una fase della pandemia ancora piuttosto impegnativa – evidenzia Costanza Ceda, direttore del distretto di Levante – ma, in stretto raccordo con il sindaco, abbiamo fatto ogni sforzo per risolvere il problema. Nel frattempo, abbiamo aumentato le sedute disponibili a Bettola e Ferriere, in modo che il disagio per la popolazione di Farini fosse ridotto al minimo”.

La soluzione individuata è transitoria: “Abbiamo accolto la richiesta che ci è stata fatta – evidenzia Stefano Nani, dirigente Emergenza territoriale 118 – e ciò è stato possibile per le particolari condizioni di Farini, dove è presente una postazione 118. I nostri infermieri, consapevoli delle difficoltà del territorio di montagna, hanno dato disponibilità per affrontare temporaneamente questa condizione di disagio della cittadinanza, fino a quando il servizio non potrà essere ripristinato secondo le modalità precedenti”. “Non posso che esprime la mia soddisfazione e il mio ringraziamento – commenta il sindaco Cristian Poggioli – per la soluzione individuata. Abbiamo cercato insieme di trovare una modalità condivisa che ci permettesse di ovviare, almeno in questo momento, alla carenza di infermieri. In questo modo il servizio potrà ora tornare fruibile”. Il servizio alla Casa Protetta di Farini è attivo ogni giovedì su prenotazione (in farmacia o al Cuptel).

Pubblicato il 6 aprile 2022

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