Menu

sigericoFotoDELPAPA 6

Mauro Steffenini, presidente dell'associazione internazionale Amici di San Colombano in Europa, presenta la quarta e ultima tappa del pellegrinaggio del Santo Abate dal Po a Bobbio.
Uscita la guida ufficiale del tratto del Cammino dalla Svizzera a Bobbio.

Dal Po a Bobbio

Dopo l’attraversamento del Po che richiede circa venti minuti di navigazione, con sbarco a Soprarivo di Calendasco il percorso verso Bobbio del Cammino risale la pianura piacentina in direzione degli Appennini, avendo come riferimento il crinale del monte Penice, a cui ci si avvicina lungo lo spartiacque tra la Val Luretta e la Val Tidone con belle viste panoramiche su boschi, coltivi e castelli per poi scollinare nella valle della Trebbia.
In questo percorso di avvicinamento alla meta di Bobbio non mancano i riferimenti a memorie colombaniane, dato che nel suo ultimo tratto il Cammino passa per zone o località che sono state alle dipendenze della abbazia bobbiese. E’ il caso ad esempio della pieve di Verdeto, località che compare in un inventario bobbiese del X secolo, in cui viene indicata come domus culta, dotata di terreni ad uso agricolo; mentre dell’attuale chiesa romanica, forse di fondazione non meno antica, si ha invece notizia a partire dal XII secolo.
Nei pressi della Pietra Parcellara, imponente monolito di nera roccia ofiolitica che si eleva solitario a dominio della bassa Val Trebbia, si incontra poi l’antico oratorio di sant’Anna, incuneato fra le nere rocce della Pietra Perduca, e sorto forse nel X secolo, che conserva all’interno, tra i vari affreschi tre-quattrocenteschi, anche un’immagine di san Colombano.

Infine superato il crinale della Val trebbia al passo della cardarola, il percorso si dirge verso al conca di Bobbio in cui si entra attraverso la stretta dell'orrido di Barberino, dove si trova, racchiusa tra le rocce, una grotta che la tradizione devozionale indica come un luogo di ritiro eremitico di San Colombano; ma vi si trova pure la Pietra di san Colombano detta a Spanna, cioe, secondo un'altra tradizione, un'impronta della sua mano, secolare segno di confine posto proprio alle porte di Bobbio, notoriamente meta e luogo di approdo del vaiggio ultimo di San Colombano.
Quello appenninico è sicuramente il tratto più suggestive e quello più carico di emozioni per la bellezza che il paesaggio offre agli occhi dei camminatori in ogni stagione dell’anno un’esplosione di colori che da primavera ad autunno caratterizza le vallate percorse: dal rosso dei papaveri, al giallo della colza, al verde intenso dell’erba, al biondo del frumento.
L’emozione poi dell’approssimarsi dalla mèta in questo scorcio di paesaggio che ricorda l’Irlanda,si fa più palpabile fino all’appagamento di tante fatiche quando dall’alto compare la vista di Bobbio, come una sorta di terra promessa, così come poteva apparire allo sguardo di Colombano quando vi approdò per la prima volta settantacinquenne per la sua ultima dimora.

Dopo questa immersione nel silenzio di un ambiente curato dal lavoro rispettoso, quasi religioso, di pochi contadini ed agricoltori rimasti che dipingono una sorte di quadretti ordinati in ogni periodo dell’anno, la contemplazione lascia spazio alla preghiera e al ringraziamento sulla tomba del Santo, nel silenzio della cripta dell’Abbazia che tramanda nei secoli la sua memoria e quella delle sue gesta.
Per chi volesse non terminare qui la sua esperienza potrà prolungarla raggiungendo in un paio d’ore la spelonca di San Michele, a Coli, ripercorrendo la prima tappa della Via degli Abati, dove la tradizione vuole che Colombano terminasse la sua corsa terrena. E’ comunque vero che in quell’anfratto è scolpito il suo ricordo a contatto di una natura incontaminata dove dopo 14 secoli si avverte ancora un alone di sacro.

La guida del Cammino dalla Svizzera a Bobbio

guida

Nelle foto: sopra, la guida del cammino di San Colombano; in alto, nella foto di Del Papa, Soprarivo di Calendasco.

Dal 3 marzo è alle stampe la guida ufficiale del Cammino di San Colombano pubblicata da Terre di Mezzo Editore, opera delle autrici Caterina Barbuscia e Valeria Beretta con la collaborazione Associazioni degli Amici di San Colombano per l’Europa di San Colombano al Lambro, degli Amici di San Colombano di Bobbio e degli Amici del Cammino di San Colombano di Vaprio d’Adda che si pongono come punti di riferimento e di supporto lungo l’intero percorso. Si è trattato di un grande lavoro di sinergia tra le tre associazioni e i 62 comuni, le due regioni e la Diocesi di Piacenza-Bobbio, attraversate dal percorso, e altri organismi pubblici e privati.
330 chilometri a piedi o in bicicletta dal confine con la Svizzera a Bobbio. Il percorso del Cammino di San Colombano si snoda lungo 18 tappe, da Villa di Chiavenna, lungo il Sentiero del Viandante fino a Lecco e Milano dove iniziano le 8 tappe finali che conducono all’ultima abbazia fondata da San Colombano a Bobbio. E’ questo l’ultimo tratto, in territorio italiano, di un Itinerario culturale Europeo di oltre 5.000 km che attraversa altri 7 Paesi e ricalca le orme di un uomo che ha contribuito a costruire l’Europa.

Pubblicato il 22 marzo 2022

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente