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A Roveleto venerdì 11 marzo si apre una quaresima “Dirottati dal Dio vivente”. E’ il percorso quaresimale ideato e guidato dal parroco don Umberto Ciullo che per il terzo anno propone uno spazio di preghiera, teatro e musica in cui immergersi attraverso intense storie di fede ed umanità.

Quattro venerdì sera vissuti in Santuario che vedranno protagonisti don Primo Mazzolari, Madre Teresa di Calcutta, Simone Weil e Dietrich Bonhoeffer. “In questi personaggi si vede l’intervento di Dio, il dirottamento sulle loro vite, che di per sé sono già buone vite - spiega don Umberto Ciullo-. Non sono conversioni ma appunto dirottamenti, seconde chiamate; un aspetto che li rende vicini a Mosè, figura guida della Quaresima della nostra diocesi”.

Le quattro serate di marzo ed aprile chiudono così un ciclo triennale come spiega il sacerdote: “In questi tre anni abbiamo ripercorso la storia di ben 12 figure importanti del ‘900, abbiamo bisogno di sentire storie buone e di non perdere un prezioso patrimonio “.

Ad affiancare don Umberto nella catechesi vi saranno gli attori Gabriella Carrozza e Antonio Zanoletti, e i musicisti Paolo Costanzo e Serafino Tedesi al violino, Matteo del Soldà alla viola, Pier Paolo Palazzo alla chitarra classica, Maurizio Piantelli alla chitarra e tiorba, Andrea Anzalone al violoncello e Darko Jovanovich al clarinetto.

Il primo appuntamento di venerdì 11 marzo alle ore 21 è con “Un prete scomodo” e la figura di don Primo Mazzolari, il “parroco d’Italia”, come era stato definito, uomo di forti istanze profetiche, relative ai poveri e agli ultimi, alla libertà religiosa e al dialogo con tutti, specie i lontani, e che sul fronte politico ha rappresentato una ferma opposizione all’ideologia fascista.

Venerdì 18 marzo si prosegue con “La vita è un inno” e la storia della conosciuta Madre Teresa Calcutta, proclamata Santa da papa Francesco il 4 settembre del 2016.

Il 25 marzo protagonista della meditazione è una delle pensatrici più interessanti del panorama filosofico del Novecento, Simone Weil, con “Ciò che è divino è senza sforzo”.

Serata conclusiva è il 1° aprile con “Amare Dio, amare la terra” e la storia di Dietrich Bonhoeffer, grande teologo martire del nazismo, pastore luterano che tra la sua gente prese parte al movimento di resistenza al nazismo che più tardi lo portò in carcere e alla morte.

Erika Negroni

Pubblicato l'8 marzo 2022

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