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Nel 77° anniversario dell'eccidio di Ponte Cantone, il consigliere Sergio Pecorara ha partecipato, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, alla cerimonia di commemorazione dei Caduti nel territorio di Calerno, frazione di Sant'Ilario d'Enza, dove come ogni anno anche il Gonfalone della nostra città è stato esposto tra gli stendardi e i labari delle istituzioni e associazioni presenti.
Molti, tra i venti giovani di età compresa tra i 17 e i 30 anni che vennero fucilati dai soldati nazisti il 14 febbraio 1945, erano originari delle province di Piacenza e Parma.
“Ricordare il loro sacrificio per la libertà e la democrazia – sottolinea Pecorara – è un dovere civile, che ci aiuta a custodire e tramandare il valore della memoria storica. Onorare le vittime di quella brutale rappresaglia vuol dire riaffermare, nel nostro tempo, l'impegno per la pace di cui le generazioni precedenti ci hanno lasciato, come eredità morale, la più alta testimonianza, dando la vita per gli ideali in cui credevano”.
I corpi esanimi dei giovani partigiani uccisi, prelevati dal carcere di Parma, vennero lasciati, senza pietà, nella neve, come monito per la popolazione locale: “Ponte Cantone – aggiunge Sergio Pecorara – come tanti altri scorci della nostra pianura, delle nostre colline, è l'emblema dell'orrore della guerra. Esserci, anno dopo anno, è importante, perché significa non solo che non si può dimenticare, ma che in questi stessi luoghi di memoria ritroviamo le nostre radici e, come scrisse Piero Calamandrei, i cardini della nostra Costituzione”.

Pubblicato il 14 febbraio 2022

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