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“Il volontariato crea dipendenza”. Non ha dubbi Elena Dondi, presidente di “Centro Servizi per il Volontariato” (CSV) per Piacenza, Parma e Reggio Emilia. La percentuale di donne nel volontariato ha quasi raggiunto la parità rispetto alla componente maschile, ma il tempo dedicato al prossimo è maggiore, secondo una statistica del 2019, da parte delle volontarie.


La donna nel volontariato
Si può dire che “le donne fanno bene al volontariato”. La ragione di questo dato, spiega Itala Orlando, direttrice dell’Associazione “La Ricerca”, è nel ruolo che la donna ha sempre avuto nella storia: “Noi donne siamo state destinatarie di tanto volontariato, quindi ci muoviamo dentro un contesto consolidato”. Inoltre, continua Itala, c’è una gran parte di volontariato non rilevabile, invisibile, ma essenziale, ed è la grande opera di civiltà delle donne. La consuetudine a svolgere un compito rende capaci, e l’attitudine viene storicamente portata avanti e riversata nel volontariato “organizzato”.

I ruoli dirigenziali ricoperti da uomini
L’incontro dal tema “Riflessioni sull’importante ruolo della donna nel mondo del volontariato” è la prima tappa del ciclo di eventi “Impronte di donna”, ospitato e curato da Emporio Solidale, che accompagna la mostra benefica “Quadri cuciti”.
“Il dato statistico è in disaccordo con la composizione dei ruoli dirigenziali - spiega Raffaella Fontanesi, rappresentante territoriale CSV Emilia - che sono ricoperti principalmente da uomini”. Questo dato risente ancora di un retaggio culturale che è pronto ad essere ribaltato, perché oggi “la componente giovane del volontariato supera ogni distinzione di genere”, come racconta Martina, volontaria Assofa, “le differenze nell’atteggiamento rispecchiano solo il carattere, ma volontari e volontarie svolgono gli stessi compiti”.

“Il volontariato fa stare bene”
Lo stereotipo che il volontariato sia solo “dare” è falso: il volontariato fa stare bene, dà la possibilità di valorizzare i propri talenti, dà soddisfazione quando ciò che si fa produce un risultato. In più, per molte donne è l’occasione per avere visibilità, e quindi avere consapevolezza delle proprie capacità e della propria cultura: questo, secondo Itala Orlando, dà la forza per andare a ricoprire incarichi di responsabilità, sia dentro che fuori dalle associazioni. Dunque, anche “il volontariato fa bene alle donne”.

Il grazie dopo i mesi difficili dell’inizio della pandemia
“Il racconto delle esperienze è più forte della teoria”, così Laura Bocciarelli, prima presidente dell’Emporio, narra l’impegno speso per continuare ad aiutare le famiglie durante la pandemia: “quando sono arrivati i bigliettini di ringraziamento è stata per noi un’emozione forte, ci siamo accorti di aver svolto un buon lavoro”.

Giovanna e la decisione di aiutare la Croce Rossa
Ognuno riceve la spinta in modo diverso. Giovanna, volontaria Croce Rossa, si è sempre occupata dei suoi familiari che ne avevano bisogno. Quando questi sono venuti a mancare, il suo bisogno di aiutare non era più appagato, e quindi ha deciso di diventare un’operatrice sociale nella Croce Rossa.
Oggi Giovanna sostiene che “il volontariato aiuta la vita”, e su questo annuiscono tutte le volontarie presenti in sala. Ciò che si riceve facendo del bene è spesso invisibile agli occhi esterni, ma le parole di chi è in prima linea testimoniano come “facendo volontariato ci si arricchisce”, si creano legami interpersonali, si coopera per star bene, oltre a far star bene gli altri.

La donna e il mondo del lavoro: incontro il 6 novembre
“Impronte di donna” e la mostra “Quadri cuciti” proseguono fino al 21 novembre, quando si potranno ritirare i quadri prenotati (l’incasso verrà interamente devoluto all’Emporio). Il prossimo appuntamento è in programma sabato 6 novembre alle ore 18 e avrà come tema “Il contributo femminile nel mondo del lavoro”. Interverranno il prof. Paolo Rizzi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Giovanna Vezzoso del “Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere” di Piacenza. Domenica 7 alle 18 ci saranno letture a cura della compagnia teatrale “Quarta Parete”. Per accedere agli eventi è necessario prenotarsi scrivendo a

Francesco Petronzio

Nella foto, un momento dell’incontro sulla donna nel mondo del volontariato all’Emporio Solidale.

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