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Pnrr montagna

Ben 5,9 milioni di euro per l’Appennino Piacentino-Parmense per il periodo 2021-2026. È l’importo che interesserà direttamente anche il nostro territorio a seguito del Decreto Ministeriale che ha operato il riparto della somma di 300 milioni di euro che saranno complessivamente investiti nel prossimo quinquennio con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e la sicurezza delle strade delle “Aree Interne” italiane. Il provvedimento - si tratta di un fondo a valere sul Piano Complementare al Pnrr affidato alle Province (che ne sono i soggetti attuatori) - ha ottenuto il via libera dalla Conferenza Stato Città Autonomie locali il 28 settembre scorso, e individua sul territorio nazionale un totale di 72 aree interne. Ai fini della definizione del riparto delle risorse indicate per le Aree Interne della Strategia Nazionale Aree Interne (Snai), sono state individuate tre tipologie di parametri: Consistenza della rete viaria (lunghezza delle strade principali e secondarie serventi le aree interne, con individuate le porzioni presenti nei territori della Snai e della presenza di comuni montani); Popolazione (popolazione presente nelle aree Snai, divisa per classe di comune, ed indice di dipendenza strutturale mediato sulla singola area interna); Vulnerabilità rispetto ad azioni naturali (quali sismi e fenomeni di dissesto idrogeologico). Per le 55 (su 72) aree interne che sono suddivise su una o più Province, o collocate su Province e Città metropolitane, il “soggetto attuatore” - quello cioè chiamato a convocare l’Assemblea dei sindaci delle aree interne stesse e a coordinare la programmazione degli interventi - è la Provincia che esprime il maggior numero di Comuni; a parità di numero di Comuni, si considera la popolazione residente.

Per l’area interna che riguarda Piacenza e riunisce 12 Comuni dell’Appennino piacentino-parmense, il soggetto attuatore sarà la Provincia di Piacenza: il numero di Comuni è infatti il medesimo (6 ciascuno) di Parma, ma le 6 realtà piacentine (Bettola, Farini, Ferriere, Morfasso, Ponte dell’Olio, Vernasca) hanno una popolazione residente più numerosa delle 6 parmensi. Le risorse che saranno rese disponibili non potranno essere usate per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi non di ambito stradale, mentre potranno essere utilizzate - oltre che per tutte le spese tecniche: progettazione, direzione lavori, collaudo, controlli in corso di esecuzione e finali, eccetera - per gli interventi straordinari di manutenzione della rete viaria (per strade di competenza regionale, provinciale o comunale, qualora queste ultime rappresentino l’unica via di comunicazione tra comuni contigui appartenenti all’area) individuati nei piani di intervento predisposti da ciascuna area interna. Questi ultimi potranno ad esempio includere interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura o di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’esistente, nonché la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli, di misure per la riduzione dell’inquinamento ambientale e di vari rischi (compreso quello idrogeologico), ma anche interventi per l’incremento della durabilità per la riduzione dei costi di manutenzione, per la realizzazione di corridoi naturali per la fauna e per la messa in funzione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici o ibridi. Per il presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, “Questo decreto è importante perché riconosce il ruolo essenziale dell’Ente Provincia nel coordinamento dello sviluppo locale. In questo caso si tratta della gestione di interventi destinati a migliorare nei prossimi anni l’accessibilità e la sicurezza delle strade delle nostre aree interne di montagna, che necessitano di una particolare attenzione, ma la Provincia ha a cuore crescita e benessere di tutto il territorio. Proprio in questa direzione sta andando il lavoro del Tavolo provinciale per il Pnrr, i cui componenti avranno il delicato compito di muoversi efficacemente e rapidamente per intercettare quante più risorse possibili per realizzare progetti lungimiranti e utili per le nostre comunità”.

Pubblicato il 9 ottobre 2021

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