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Giovedì 24 giugno alle 18 alla presenza del sindaco Patrizia Barbieri, dell'oncologo Luigi Cavanna e del professor Paolo Rizzi ci sarà la presentazione del libro "La città dolente"  scritto da Mauro Molinaroli. L'appuntamento è nell'auditorium Sant'Ilario. Moderatore sarà Jonathan Papamarenghi, assessore alla Cultura del Comune di Piacenza.
Molinaroli spiega le motivazioni della nuova pubblicazione.

La premessa

Lo scorso anno scrissi per spiegare quanto stava a accedendo a seguito della pandemia da Covid, “La notte più Buia”, un libro che era memoria e ricordo dei tanti deceduti da Coronavirus. Era il bisogno di fissare storie di gente nota e meno nota, donne e uomini che ci hanno lasciato troppo prematuramente. Questo nuovo libro, dal titolo “La Città dolente”, intende invece fotografare attraverso un lungo racconto tra interviste e storie, come il nostro territorio ha affrontato e ha reagito dal febbraio 2020 al maggio 2021.
Insieme a Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona, Piacenza è infatti una delle realtà che più di altre è stata segnata dal virus ed è oggi una sorta di “Spoon River” gonfia di dolore. E’ anche vero però che nei tanti momenti difficili questa realtà ha saputo trovare la forza per combattere, reagire e per sentirsi comunità. L’ho riscontrato attraverso i commenti, le storie e il racconto dei protagonisti dei tanti settori che caratterizzano da sempre il nostro territorio: l’economia, il commercio e la ristorazione, il turismo e la cultura, il disagio, la solidarietà e la rete delle politiche sociali, lo sport e i giovani, accanto alle difficoltà di chi vive in alta montagna con le conseguenze sociali che ne derivano; come se non bastasse, nell’ottobre del 2020 l’Alta Valtrebbia ha vissuto anche la tragedia del crollo di Ponte Lenzino. Nel libro mancano all’appello le testimonianze e le vicende relative a scuola e sanità. Entrambe esigerebbero altrettanti volumi, data la complessità dei due settori sempre al centro dell’attenzione per il loro ruolo, ed è per questo lascio ad altri più competenti e più addentro a questi mondi, il compito di approfondire queste tematiche.
Le pagine del “La città dolente”, come ho detto, sono la storia di un anno di Covid in una realtà – quella piacentina – che dal “Paziente 1” di Codogno nel febbraio del 2020 ad oggi conta purtroppo più di 1.500 persone decedute e oltre 23mila contagiati da Coronavirus. E’ un libro scritto in diretta su un tema – quello del virus – in cui una bibliografia vera e propria ancora non esiste. Le mie fonti sono state dunque le testimonianze delle persone intervistate nel mondo istituzionale, imprenditoriale, commerciale, sociale e turistico, le statistiche di Confindustria Piacenza, i dati e gli articoli relativi ai dati economici apparsi sui quotidiani cartacei e sui giornali online.

In questo percorso ha avuto un ruolo importante il quotidiano “Libertà”, mai come in questo anno elemento di supporto informativo alla rete cittadina e provinciale: i tanti articoli scritti dai giornalisti dell’Editoriale Libertà, relativi al Covid, sono stati materia utilissima per questo libro. All’editrice, al direttore, ai redattori e ai collaboratori va dunque il mio più sentito grazie. Così come devo ringraziare i direttori e i redattori dei quotidiani online “Il Mio Giornale”, “Piacenzasera”, “Il Piacenza”, “Liberta.it”, “Piacenza Diario”, “Piacenza24”, “Piacenza online”, “Zerocinque23” e il settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio, “Il Nuovo Giornale”.
Scrivo di territorio e di vicende legate alla realtà piacentina da più di trent’anni e sono convinto che questa tragedia immane abbia messo in luce il ruolo dei territori, la loro importanza, la loro centralità: i Comuni, le Province, le Aziende sanitarie, le associazioni di volontariato ma soprattutto i tanti piacentini che guardano al presente con preoccupazione giustificata e al futuro con la voglia di ritrovarsi, di vivere la loro “liberazione” da un incubo che sembra non finire mai. Per finire un grazie di cuore al sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri e al professor Paolo Rizzi, direttore del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica per la cortesia, la disponibilità e l’attenzione.

                                                                     Mauro Molinaroli

Pubblicato il 21 giugno 2021

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