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amiamo la terra

“Amiamo la terra, difendiamo il futuro” è un progetto a tutela della biodiversità che ha permesso di far comprendere ai giovani studenti degli Istituti Agrari della Regione Emilia Romagna, il significato ed il valore della biodiversità negli ecosistemi naturali e negli agroecosistemi; di conoscere le principali varietà da conservare e riprodurre per creare un senso di appartenenza e di inclusione con il proprio territorio.
Nel Webinar, del 16 dicembre, svoltosi su piattaforma online, molti sono stati gli studenti coinvolti di tutte le province, tra cui Susanna Ferri, di una classe quinta, dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore Agraria e Alberghiera “Raineri - Marcora” di Piacenza che ha presentato la sua scuola.
“La cosa più bella del mio Istituto è quella di essere un laboratorio a cielo aperto”. Ha affermato Susanna; infatti il Campus Agroalimentare piacentino si trova fuori dalla città in piena campagna.
“Abbiamo anche un’azienda
agraria - ha proseguito - ad indirizzo cerealicolo, zootecnico e foraggero, certificata biologicamente, di superficie pari a 26 ettari. È dotata di stalla, a stabulazione libera, con sala di mungitura a quattro posti. La stalla ospita una mandria di bovine da latte composta da 60/70 capi. Ci sono 5 serre fisse climatizzate per la produzione di piantine da trapianto ornamentali e da orto, per una superficie complessiva coperta di mq. 1400 circa. Il complesso aziendale comprende infine un frutteto che ospita più varietà di ciliegio dolce e selvatico, un vigneto e una piccola collezione di varietà autoctone di melo e di pero. A ciò si aggiunge un orto botanico, 10 arnie per la produzione del miele e un Museo della scienza contadina”.

La scuola di agraria viene poi completata e implementata dall’Istituto Professionale Alberghiero, dotato di moderne attrezzature didattiche per i servizi della ristorazione. Dopo aver descritto il Campus piacentino l’alunna Ferri ha sottolineato l’impegno della scuola nella difesa della biodiversità citando una poesia, scritta dagli alunni, dove si racconta di una ragazza che ritorna nella casa dei nonni e scopre la preziosità del melo verdone, un frutto antico. Il Melo Verdone, che appartiene alla famiglia delle Rosaceae - ha specificato l’allieva-, è il frutto più diffuso nelle zone a clima temperato, resistente ai freddi e alle gelate primaverili perché fiorisce la metà di aprile. È un frutto è di grande dimensioni di color verde, la polpa croccante, dolce, acidula e aromatica, matura a fine ottobre e si conserva fino a marzo. Il valore della biodiversità è stato messo molto in evidenza nell’intervento di Susanna Ferri: “Se scompare la biodiversità - ha aggiunto - allora scompariranno anche gli uomini. Bisogna cambiare la mentalità a favore della natura, rispettare il nostro ambiente, valorizzarlo senza nessun sfruttamento. Noi giovani dobbiamo essere garanti di un ambiente pulito che sappia dare dei buoni frutti e nutrire in modo sano e genuino”. In conclusione la studentessa ha ringraziato i suoi docenti che hanno messo passione ed entusiasmo nel realizzare questo progetto.

R.T.

Pubblicato il 15 dicembre 2020

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