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Seminario di Bedonia, una serata con Paolo Curtaz

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Il Seminario Vescovile di Bedonia ha organizzato nell’Antico Santuario, una serata con Paolo Curtaz, teologo e scrittore di chiara fama, sul tema: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri. La logica di Dio e la logica del mondo nel Vangelo”.
La sede scelta per la sua bellezza e sacralità non poteva essere più adatta: un tempio dedicato alla Madonna della Consolazione, con le quattro grandi tele degli evangelisti che delimitano il presbiterio ai lati dell’altare. Un pubblico numeroso e attento, si è lasciato coinvolgere dalla logica stringente del relatore, logica che ci interpella, ci aiuta a fare bilanci sul nostro essere cristiani veri, non secondo le regole del mondo, ma secondo quanto la Parola di Cristo ci insegna.

Oggi è facile che il divario tra la vita reale e quella del credente si faccia sempre più ampio. Il pericolo è che il cristianesimo diventi una religione sociale. Manca, forse, la trasmissione della fede di generazione in generazione. In Italia siamo quasi tutti battezzati e credenti, ma quanto il Vangelo condiziona la nostra vita? C’è il rischio che tutto si riduca al rispetto di regole consolidate: essere brave persone, frequentare regolarmente la chiesa, pregare, fare qualche elemosina. Questo, però, non basta a soddisfare la sete d’infinito che c’è in ogni uomo.
Tra le tante indicazioni possibili, Curtaz, cogliendo nel segno, ne ha suggerito alcune, avvalorandole con la lettura di appropriati brani del Vangelo: agli occhi di Dio siamo tutti uguali, non lasciamoci fagocitare dall’ambizione o dalla smania di potere e ricchezze; liberiamoci dai macigni delle incombenze pratiche, convertiamoci alla gioia di amare e sentirci amati e proveremo il sapore della Leggerezza, della Gioia Intima, della Logica dell’Amore, del Perdono. Se saremo cristiani, secondo la logica del Vangelo, ci riconosceranno, perché sapremo amare tutti, ma soprattutto quelli che ci fanno del male o sono pesanti e difficili da amare con un amore concreto, non con spirito di sopportazione e sottomissione. La misericordia è sostegno della carità, dell’accoglienza, del perdono.
Solo così saremo veramente Chiesa, pur con tutte le nostre fragilità e i nostri peccati, saremo il popolo dei perdonati che cercano di cambiare affidandosi a Gesù e lasciando che agisca nella nostra vita.

Pubblicato il 19 aprile 2018

 

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