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Luna Stellata

I vent’anni della comunità di recupero che ospita mamme e bambini

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“Avere vicino il loro bambino è un punto di forza. La vita della comunità non è facile: convivi, in un luogo che non puoi lasciare, con persone che non ti sei scelto e che hanno vicende problematiche con cui fare i conti. I figli aiutano a tener duro, a non mollare”.
Loretta Volta da un anno e mezzo è la coordinatrice della comunità “Luna Stellata” che accoglie mamme tossicodipendenti con i loro bambini e che si appresta a compiere vent’anni di presenza sul territorio piacentino.

Nata da un’intuizione dell’associazione “La Ricerca Onlus”, dal 1996 ad oggi ha ospitato 110 mamme e 114 bambini.
Loretta ci lavora dal ‘99. Ha iniziato come educatrice d’infanzia e ha visto passare tanti volti e tante storie. “Sono tutte differenti, ma con un unico comune denominatore: una grande sofferenza che si è cercato di far tacere con le sostanze”, ci spiega facendoci strada nella casa di via Bubba, in uno slalom tra passeggini e stendini con i vestitini che le piogge insistenti non hanno permesso di lasciare all’aperto. Piccoli dettagli che dicono la complessità di gestione di una famiglia extra-large composta da nove mamme e undici bambini tra i cinque mesi e i nove anni.
Le ospiti del progetto “Luna Stellata” sono sei, tra i 20 e i 38 anni; le altre rientrano nel progetto “Stella del mattino”, rivolto a donne vittime di violenza domestica o con gravi situazioni di disagio alle spalle.

“Rispetto a una decina di anni fa, vediamo ragazze più giovani, perché sempre prima avviene il contatto con le sostanze. Arrivano a pezzi. La comunità è l’ultima scelta. Nella maggioranza dei casi c’è un decreto del tribunale che le mette con le spalle al muro: o inizi un percorso di recupero o non possiamo lasciarti tuo figlio. I bambini così diventano i loro «persecutori» - non nasconde Loretta - quelli che le obbligano a stare qui, ma sono anche i principali fautori della loro rinascita”.


Leggi il servizio a pagina 3 dell’edizione di venerdì 17 giugno 2016.

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