Confcooperative il 23 incontra il vescovo Bregantini

“Dobbiamo ricordarci i valori che sono sempre stati alla base dell’attività cooperativa, come l’attenzione ai poveri, il cattolicesimo sociale, la preghiera. Bisogna ripartire dalle origini, dallo spirito che ha animato la cooperazione 150 anni fa, applicare i valori di allora alla società di oggi.
Chi fa cooperazione non si deve mai sentire arrivato, ma interrogarsi sempre sulle logiche della sua azione. L’Italia soffre più per carenza di fini, che per mancanza di mezzi: abbiamo bisogno di chiederci e capire il perché delle nostre azioni in campo economico. Percepisco questo tema perché vedo mancanza di lungimiranza nelle scelte: c’è una crisi di motivazioni, e non di mezzi, nel Paese”.

È con questo spirito che mons. Giancarlo Maria Bregantini, dal 2007 arcivescovo di Campobasso-Bojano, parteciperà - venerdì 23 febbraio alle ore 20.15 alla Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni - ad un incontro di dialogo e approfondimento promosso da Confcooperative Piacenza.

Trentino d’origine, si è impegnato a lungo contro la ‘ndrangheta, durante la sua esperienza di vescovo (iniziata nel 1994) nella diocesi di Locri-Gerace. In queste terre, spesso alla ribalta delle cronache di mafia, ha dato vita al progetto Policoro, piantando diecimila piantine di lamponi per essere coltivate dai giovani della zona. Alcune serre sono state poi bruciate dalla ‘ndrangheta, ma il progetto non si è fermato neanche davanti alle intimidazioni.

Pubblicato il 19/2/2018

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