Edoardo Tincani: giornalista, marito e cinque volte papà

“Ci sono tante mamme blogger o scrittrici, come Costanza Miriano o Renata Maderna. Gli uomini sono un po’ taciturni su questo tema. È per questo che credo sia giusto arricchire il discorso sulla famiglia con il punto di vista degli uomini, quello di un marito e papà che vuole stare al suo posto, anche a casa”.
Non è una famiglia del Mulino Bianco (per sua stessa ammissione) quella che racconta Edoardo Tincani, direttore de “La Libertà”, settimanale diocesano di Reggio Emilia, nel suo ultimo libro “Family man” edito da La Fontana di Siloe.
Ma è una bella famiglia: confusionaria forse, affollata - lui e la moglie Lucia hanno cinque figli di età che vanno dalla prima infanzia alla patente - e soprattutto in cammino. Un bel libro da leggere e magari da regalare per la festa di San Giuseppe, dedicata ai papà.

“L’educazione dei figli è per tutti una bella sfida – riflette Tincani –. Io per indole faccio fatica a dire dei “no”, ma so che è proprio quello il mio ruolo: una volta negoziate le regole, magari con un sorriso, poi sono io che devo farle rispettare. Questo significa sequestrare i telefonini, gestire i tempi e i modi di espressione... tocca a me questo ruolo arbitrale ed è anche psicologicamente faticoso. Ma so che è importante lasciare ogni giorno un po’ di spazio per seguire i miei figli e accompagnarli, accompagnandoli nei loro impegni. Credo che siano anche quei “frattempi” a cucire una presenza che parla del mio interesse per loro. Non sarei un buon papà se mi occupassi solo di guadagnare il pane o pagare le bollette”.

Leggi l’intervista a pagina 8 dell’edizione di giovedì 16 marzo 2017