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Scommettere sull'Adorazione

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L’iniziativa dell’U.P. di Carpaneto

Silenzio e Adorazione: missione impossibile in una società come la nostra? Le parrocchie dell’unità pastorale di Carpaneto dimostrano che non è così. Il 24 febbraio hanno vissuto sul loro territorio una giornata intera dedicata alla preghiera, dalle 9.30 del mattino a mezzanotte, con i gruppi che si sono dati il cambio in chiesa davanti al Santissimo. “C’è chi è passato in chiesa per pochi minuti, chi ci ha trascorso buona parte della giornata – spiega il vicario parrocchiale don Roberto Ponzini -. La libertà totale di partecipazione ha permesso che ciascuno organizzasse la presenza anche in base ai propri impegni di lavoro e di famiglia. E c’è già chi ci ha chiesto: «la facciamo un’altra volta?». Certo, occorre educarci a vivere bene l’Adorazione. Ma se ci rinunciamo a priori, con la scusa che è difficile o che la gente che partecipa è poca, rischiamo magari di fare anche tante belle attività in parrocchia, ma perdiamo di vista l’annuncio”.

LA PREGHIERA DEL CUORE. Una modalità per sintonizzarsi con Dio è la “preghiera del cuore”, la ripetizione incessante, in più momenti della giornata, di una invocazione che nasce dalla sapienza e dalla tradizione antichissima della Chiesa e che è stata custodita dai monaci fino ai giorni nostri: “Signore Gesù Cristo Figlio di Dio abbi pietà di me peccatore”. “Mi è compagna nei momenti di prova e di fatica, predispone lo spirito prima di un incontro o di un’incombenza importante – dice Massimo Seccaspina, che ha scoperto la preghiera del cuore all’interno del Cammino neocatecumenale –. Nella sua semplicità, mi permette di pregare come dice la Parola: gridando, con umiltà, in modo insistente e a volte anche importuno, il desiderio di fare la volontà di Dio. Vedo la mia fragilità, ma vedo anche, all’opera, la potenza della misericordia di Dio”.

Leggi il servizio a pagina 17 dell’edizione di venerdì 11 marzo 2016.

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