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Paolo Burali e Andrea Avellino
Paolo Burali Andrea Avellino. Una storia di santità nella Piacenza di fine ’500
di Lucia Romiti Ed. il Nuovo Giornale - Nuova Editrice Berti
pagine 80 - euro 5,00 Collana "I Santi in tasca"
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Due uomini del Diritto, due religiosi Teatini decisi a seguire il Cristo delle origini, due grandi amici legati da stima, affetto, scambio reciproco nell’edificazione spirituale, due riformatori. Paolo Burali e Andrea Avellino appartengono a quella Chiesa di fine ’500 alle prese con un rinnovamento che passa per la moralizzazione dei suoi uomini. Il primo, Burali, è uomo di governo fermo e deciso, chiamato a condurre le istituzioni. Il secondo, Avellino, è un formidabile confessore di anime chiamato a guidarle nelle fatiche della vita. È il direttore spirituale di poveri e ricchi, di nobili e di potenti. A Piacenza, Burali arriva nel 1568 e vi rimane per otto anni, prima come vescovo poi come cardinale. Applicando in città la Riforma tridentina, il suo primo pensiero è la fondazione del Seminario per il quale, come direttore spirituale, sceglie proprio Andrea Avellino. Le spoglie dei due amici sono conservate nella basilica di San Paolo Maggiore, a Napoli, dove si erano conosciuti.
L'AUTRICE - Lucia Romiti, laureata in filosofia all’Università degli studi di Macerata e giornalista, è redattrice della rivista del Rinnovamento nello Spirito Santo, collabora con il settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio “Il Nuovo Giornale” e con alcune testate locali marchigiane. Autrice, per la collana “Testimoni della fede” de “Il Nuovo Giornale”, di numerosi testi su santi e beati; per la collana “I santi in tasca” è autrice delle biografie di Giovanni Paolo II, Zelia e Luigi Martin, Padre Pio da Pietrelcina, Pio X e Paolo Burali e Andrea Avellino.
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