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Dalle Scalabriniane il corso per badanti: un ponte di cura e inclusione

corso badanti Scalabriniane Piacenza organizzatori

Da sinistra, suor Cristina Tonelloto, Patrizia Dorsi, suor Giuliana Bosini, Betty Sfarra e Ilaria Dioli.

“Guardare negli occhi, toccare le mani, fare del bene...”. Sono gli ingredienti essenziali nella cura delle persone, espresse dall’infermiera Patrizia Dorsi, una delle fautrici del corso di formazione rivolto a badanti, che si è concluso il 18 aprile, alla Casa delle Suore Missionarie di S. Carlo Borromeo-Scalabriniane, in Piazzetta San Savino a Piacenza. Il corso, che ha visto la partecipazione di 27 persone, tra cui 26 donne e un uomo, con provenienza di origine da varie nazionalità, dall'America Latina all'Africa, è durato tre mesi, e si è focalizzato sulla formazione di assistenti per persone fragili, un ambito sempre più cruciale nella nostra società.

Una formazione completa
Durante la cerimonia di chiusura suor Giuliana Bosini, Provinciale delle suore Scalabriniane, ha sottolineato l'importanza dell'educazione e della formazione nel campo dell'assistenza alle persone anziane. Ogni partecipante ha ricevuto un attestato di partecipazione al "Corso di formazione per assistenti alle persone fragili", simbolo del loro impegno e della loro preparazione.
Le suore Scalabriniane, da anni impegnate in iniziative simili in tutta Italia, hanno sviluppato una competenza specifica nel settore dell'assistenza e dell'accoglienza. Il corso, coordinato da suor Cristina Tonelloto, è stato realizzato da formatori volontari guidati da Patrizia Dorsi, supportata da una fisioterapista e due cuochi. Questo team multidisciplinare ha garantito una formazione completa, che va oltre il semplice supporto sanitario, abbracciando tutti gli aspetti della cura delle persone anziane.
Ilaria Dioli, coordinatrice del progetto, insieme a Betty Sfarra, hanno contribuito a delineare il corso come un'opportunità di crescita professionale e personale per i partecipanti, equipaggiandoli con le competenze necessarie per affrontare con sensibilità e preparazione le sfide quotidiane nel campo dell'assistenza.

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Suor Cristina, responsabile del Centro Migranti, consegna l'attestato ad una delle corsiste.

Un corso con il linguaggio del cuore
Abbiamo raccolto le testimonianze delle principali protagoniste di questo corso che ci hanno trasmesso la loro gioia per i risultati ottenuti.
“C’è stata grande armonia fra gli insegnanti - ha detto suor Cristina - e i corsisti hanno imparato a dare tempo al tempo ed accudire le persone con amore”
“Ho contribuito - ha affermato Ilaria Dioli - a scrivere il progetto, insieme abbiamo cercato di pensare cosa potesse essere utile per avere un futuro lavorativo, e quindi abbiamo messo insieme delle idee. Poi l'energia di suor Cristina, suor Giuliana, delle corsiste, e dei formatori, ha fatto tutto il resto”.
Supervisionando le varie parti del corso, Betty Sfarra ha riscontrato grande entusiasmo nella partecipazione al corso: “Ho visto un coinvolgimento notevole - ha detto -, cioè una gioia, una voglia di imparare, ma anche di stare assieme, quindi è stato un momento di aggregazione perfetto”.
“Ho dato gli insegnamenti di base al corso - ha affermato Patrizia Dorsi -, non solo la parte tecnica, ma anche la quella relazionale. È stato molto facile perché ho semplicemente raccontato la mia storia lavorativa con un linguaggio che e è arrivato a tutti, perché era quello del cuore.
Anche Margarita dell’Ecuador ci ha raccontato la sua esperienza di frequentazione del corso: “Ho imparato moltissimo, perché un conto è fare da noi, con le nostre conoscenze, un altro è imparare anche dalla teoria per fare meglio e bene. Questo attestato mi servirà perché indica che ho seguito un percorso e qualifica meglio il mio lavoro di badante”.

corso badanti scalabriniane piacenza

Il gruppo di 27 corsiste alla cerimonia di consegna degli attestati.

Per un futuro lavorativo
La conclusione di questo corso non rappresenta solo un traguardo raggiunto, ma anche un punto di partenza per queste 27 persone, che ora sono pronte a entrare nel mondo del lavoro con una preparazione solida e umanitaria. Il corso ha quindi contribuito a formare figure professionali capaci di assicurare un aiuto a tutto tondo, affrontando le diverse esigenze delle persone anziane con competenza e dedizione.
L'impegno delle suore Scalabriniane nel promuovere tali iniziative evidenzia la loro vocazione, oltre che alla cura spirituale, all’integrazione lavorativa e sociale dei migranti. Questo progetto di formazione inoltre sottolinea l'importanza della solidarietà in una società che invecchia, dove l’attenzione delle persone anziane diventa un pilastro fondamentale del tessuto sociale.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 19 aprile 2024

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