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La famiglia naturale
è diventata "innaturale"

Lo psichiatra Alessandro Meluzzi: in un contesto sociale pieno di tempeste e tentazioni,
pensare che una coppia stia insieme tutta la vita per ragioni solo umane è improbabile.
Serve un terzo passaggio: la famiglia sovrannaturale

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Il filosofo stoico Seneca era solito dire che ci accorgiamo di avere un cuore quando batte male, di avere le gambe quando non camminano... Allo stesso modo, ci accorgiamo del problema della famiglia nel momento in cui è in sofferenza. In questo contesto, celebrarne la forza, il valore e la novità nella tradizione è un' operazione non scontata, anzi. Oserei dire che è ri-evoluzionaria, perché ripropone un aspetto centrale per una vita che possa dirsi integralmente umana".
Alessandro Meluzzi, psicologo e psicoterapeuta, ha aderito subito con entusiasmo all'invito di partecipare alla "Festa della Famiglia" a Piacenza. Parlerà de "La famiglia e la sfida dell'educazione" all'Auditorium della Fondazione in via Sant'Eufemia, nell'incontro di apertura che inizierà alle ore 17 e che vede protagonista anche l'analisi del tema famiglia sotto il profilo giuridico da parte del presidente nazionale dei Giuristi Cattolici prof. Francesco D'Agostino.
Meluzzi, volto noto al grande pubblico per la sua partecipazione, in qualità di esperto di psichiatria, a vari programmi televisivi, ha all'attivo un'esperienza professionale vastissima, tanto quanto la sua vicenda umana, che ha raccontato nel libro "L'infinito mi ha cercato" (ed. Piemme).
Docente di Genetica del Comportamento Umano all'Università di Torino, direttore Scientifico della Scuola Superiore di Umanizzazione della Medicina della Regione Piemonte, consulente del Comune di Torino per il Settore Minori non accompagnati e a rischio. Presidente della Cooperativa sociale "Agape Madre dell'Accoglienza" Onlus – Comunità di Albugnano (At) e Torino per il trattamento della disabilità mentale e della marginalità sociale. Direttore Sanitario di Comunità Psichiatriche a Calamandrana e Castelrocchero, nell'astigiano. Coordinatore psicoterapeutico di comunità per minori a rischio e patologici e collaboratore della Comunità Incontro di don Pierino Gelmini per il trattamento del disagio giovanile e della tossicodipendenza. Ma anche - e forse in pochi lo sanno - diacono nella Chiesa cattolica greco-melchita.
La posizione di Meluzzi sulla famiglia nasce da un'esperienza personale. "Mi è mancata una famiglia regolare, però certamente non posso dire mi sia mancata una famiglia, anomala, questo sì, e in questo sono stato battistrada del moderno, forse per questo comprendo il valore di una famiglia tradizionale e solida", confessa fin dalle primissime pagine della sua autobiografia, che è anche testimonianza di un cammino di ricerca - non concluso – iniziato dalla scuola dei Rosminiani a Torino, passato attraverso Marx e le filosofie orientali, fino a tornare a Cristo. Un incontro- non nasconde lo psichiatra torinese, che abbiamo raggiunto telefonicamente in vista del suo intervento a Piacenza - senza il quale, nel contesto in cui viviamo, anche la famiglia ha scarse chance di sopravvivenza.
"Ci troviamo di fronte, per una contingenza storica legata ad una degenerazione dell'umano, a una famiglia naturale che progressivamente prende le forme di una famiglia innaturale - riflette Meluzzi -. Innaturale perché a termine, innaturale perché non feconda, innaturale perché non accoglie la vita, innaturale perché legata ad una distorsione delle prospettive di genere. La famiglia naturale - continua Meluzzi - è insidiata dalla famiglia innaturale, che sembra diventare dominante persino nei numeri, se è vero Che una coppia su due è destinata alla separazione".
In passato, fa notare lo psichiatra, tenere in piedi una relazione di coppia in modo stabile era possibile anche per chi non era mosso da ragioni di fede. C'era tutto un sistema di protezioni sociali ed una mentalità che sosteneva le coppie in questa scelta. Oggi è tutto cambiato. Assistiamo a un cortocircuito letale. "La crisi della famiglia genera la crisi dell'uomo e la crisi delle prospettive dell'umano nei suoi orizzonti di senso - commenta Meluzzi - genera la crisi della famiglia".
Come uscirne? "Bisogna passare - è la provocazione di Meluzzi - dalla famiglia naturale alla famiglia sovrannaturale. Se la famiglia - spiega - non riscopre la sua intrinseca vocazione, Che non è soltanto umana, non è affatto scontato che un uomo e una donna riescano a passare insieme una vita per ragioni umane. Serve un'apertura al Mistero, che è la presenza del Divino nella storia".

Barbara Sartori

Pubblicato sull’edizione speciale de “il Nuovo Giornale” del 9/11/2009

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