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Nel primo trimestre il volume d’affari del comparto costruzioni risale ancora

La crescita del settore edilizio 

Nel primo trimestre 2022 risulta meno intensa la fase di espansione, anche se rimane positiva la tendenza per l’industria delle costruzioni emiliano-romagnola. La spinta dei “bonus” edilizia si è forse scontrata con limiti d’offerta (disponibilità delle imprese, di lavoratori e di materiali), con notevoli incrementi dei costi degli input e con l’avvio dell’attività di controllo più stringente da parte pubblica. È quanto emerge dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

Tra gennaio e marzo, nonostante il contenimento della pandemia e gli stimoli introdotti a sostegno del settore, si è attenuata la fase di recupero avviata nel primo trimestre 2021. È stato ottenuto un buon incremento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno passato (+5,2 per cento), sconta però il fatto che nel primo trimestre 2021 la ripresa era stata minima. La crescita trimestrale delle costruzioni mostra una non chiara correlazione inversa e con un effetto soglia tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari, forse riconducibile alle caratteristiche dei “bonus” a favore del settore. La gran platea delle piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti, specializzata nelle ristrutturazioni, è decisamente favorita dagli interventi a sostegno del settore edile e ha messo a segno un ulteriore incremento del volume d’affari (+5,7 per cento). Il recupero del livello di attività è stato più ampio per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+6,6 per cento), anch’esse avvantaggiate dalla domanda connessa ai “bonus”. La crescita per le grandi imprese, da 50 a 500 dipendenti, è stata più contenuta (+0,4 per cento) rispetto alle altre tipologie, ma il suo andamento tendenziale fa riferimento a un primo trimestre 2021 durante il quale le imprese di questa classe dimensionale avevano già messo a segno un discreto rimbalzo.

A testimonianza del rallentamento della ripresa nel primo trimestre 2022, il saldo dei giudizi tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento o viceversa una riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso periodo del 2021 è sceso rapidamente a +20,8 da +40,1 punti, ma resta comunque ampiamente in terreno positivo. In particolare, si è ridotta sensibilmente la quota delle imprese che hanno registrato un aumento del volume d’affari, che è al 36,7 per cento, mentre il numero delle aziende che hanno registrato una riduzione del fatturato è lievemente aumentato (+2,2 punti) giungendo al 13,7 per cento. La consistenza delle imprese attive nelle costruzioni è risultata pari a 67.316 unità, con un ulteriore accelerazione della tendenza alla crescita (+2.009 imprese, +3,1 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2021. Si è registrato un settimo segno positivo consecutivo di crescita tendenziale delle imprese attive delle costruzioni e l’espansione della base imprenditoriale è risultata in progressiva accelerazione, grazie ai sostegni al settore introdotti a seguito della pandemia.

La tendenza positiva è stata determinata dalle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati, (+1.538 unità, +3,2 per cento) settore favorito dalle misure di sostegno statali e ha avuto un contributo importante dalle realtà attive nella costruzione di edifici (+466 unità, +2,9 per cento). Anche nel primo trimestre di quest’anno l’andamento della consistenza delle imprese attive nel settore delle costruzioni regionali è risultato migliore di quello a livello nazionale, che ha fatto registrare una crescita più contenuta delle imprese attive (+1,6 per cento). La tendenza positiva è stata sostanzialmente determinata dalle società di capitali (+8,6 per cento, +1.252 unità), e dalle ditte individuali (+940 unità, +2,2 per cento). In calo le società di persone (-2,8 per cento, -173 unità), consorzi e cooperative (-1,0 per cento).

Pubblicato il 27 giugno 2022

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