Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Trecento persone alla messa a ricordo di Elisa, Costantino, William e Domenico

calendasco


"La gioia che Dio dona all’uomo - ha detto don Alessandro Mazzoni nell’omelia alla messa celebrata in ricordo di Elisa, Costantino, William e Domenico, i quattro giovani scomparsi nell’incidente del gennaio scorso - non è la spensieratezza ma è una forte speranza che riempie quel vuoto che il non senso apparente delle cose fa nascere in noi. La via che propone il Vangelo è investire la nostra vita nell’amore. Voi genitori - ha detto rivolgendosi alle famiglie dei ragazzi - ci state dando prova di grande forza interiore non chiudendovi nel dolore".
Trecento le persone presenti in località Turriò, a Puglia di Calendasco, il luogo dove i quattro amici hanno perso la vita. Ad introdurre il rito religioso le parole del sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi.
E in questo luogo sono state piantate un melograno per Elisa Bricchi, simbolo di fertilità, e un’aronia per Costantino Merli, la pianta dei Paesi freddi, per lui che era stato adottato con immenso amore dagli orfanotrofi dell’Ucraina, e ancora l’ulivo, il simbolo della terra da cui proveniva Domenico Di Canio, ed è simbolo di pace; il goji,  per ricordare l'energia, la vita, com’era lo sguardo senza tempo di William Pagani.


messa

Nelle foto, la messa celebrata a ricordo dei quattro ragazzi morti in un incidente stradale a Puglia di Calendasco.


Pubblicato il 20 maggio 2022

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente