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Career Day, grande coinvolgimento dei giovani all’Università Cattolica

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L’Università Cattolica di Piacenza è stata protagonista tra i propri studenti con il Career Day. Più di 100 recruiters, in rappresentanza di altrettante aziende, cooperative o associazioni, sono intervenuti alla ricerca di giovani promettenti accademici da inserire nel mondo del lavoro. E non sono aziende di poco conto. Dalla A di Alleanza Assicurazioni fino a Z di Zucchetti, le opportunità non mancano, così come le attività collaterali, i seminari e gli incontri come quelli dedicati al caso “Fidenza Village” o a “Un lavoro dopo la laurea: dove e come”, organizzato col contributo di ex studenti di Scienze e tecnologie alimentari, che hanno portato le proprie storie di successo perché siano di aiuto ai giovani laureandi della Cattolica. Senza contare i tanti “corners” dove era possibile avere consigli (rigorosamente in lingua inglese) su come compilare al meglio il proprio curriculum.
Marco Almangano, laureato in Cattolica lo scorso anno, racconta come dalla sua azienda agricola di famiglia sia partito in giro per il mondo a formarsi grazie a Sipcam Oxon, gruppo in provincia di Lodi tra i primi 20 nel comparto mondiale dell’agrofarmaco e unico italiano. “Mi sono affacciato al mondo alimentare grazie alla curiosità di capire cosa succedesse al cibo una volta lasciato il mio campo – dice Almangano -, mi sono accorto come servisse sempre di più affiancare alle nozioni alimentari anche una parte più economica, per questo mi sono iscritto alla SMEA (Alta scuola di management ed economia agroalimentare) per coprire le mie mancanze. Al secondo anno ho partecipato ad un Erasmus a Melbourne negli uffici di Sipcam Pacific, un’esperienza che non dimenticherò, perché mi ha messo davanti al rapporto coi venditori e a tutta la filiera”.
La lingua inglese è considerata imprescindibile ormai per chi vuole fare davvero carriera. Lo sottolineano anche Francesca Carbognani e Federico Montali, HR Department di Value Retail Fidenza Village. “è la lingua più usata, grazie a quella potete andare dove volete. Non smettete mai di apprenderla – esorta Francesca alla platea –, vi darà grandi soddisfazioni, con possibilità di avanzamento di carriera”.
Fidenza Village è una realtà, di per sé piccola, se paragonata ad aziende che contano oltre mille dipendenti nello stesso stabilimento. In questo caso, 1200 sono i dipendenti complessivi di Bicester Village Shopping Collection, gruppo di cui Fidenza Village è parte. Nella sede di Fidenza i dipendenti sono invece 80.
“Collaboriamo - spiegano – coi nostri brand che decidono di aprire una boutique nei nostri villaggi, ma siamo anche professionisti del turismo, attivamente partecipi alle strategie mondiali, attraverso dei piani di comunicazione specifici per attirare visitatori e per offrire loro un’esperienza che vada oltre a quella del negozio. Siamo competitivi perché offriamo la qualità della collezione presente nelle boutique, a un prezzo inferiore, diverso dal full price che si può trovare nelle vie dell’alta moda”.
Oltre alla scelta strategica di porre Fidenza Village accanto alla A1, la strada più battuta d’Italia, c’è l’idea di promuovere un vero e proprio lifestyle, “approfittando” della vicinanza del villaggio con un’enogastronomia rinomata in tutto il mondo. “Il nostro gruppo ha visto in prospettiva, questa è una terra di cultura e di talento, siamo tra i soci di Parma 2020, e vogliamo che sempre più ragazzi possano vedere nel nostro gruppo come un’opportunità di lavoro. Vediamo infatti che ragazzi con un lavoro part time o incentrato nel weekend riescano ad appassionarsi e fare carriera, spostandosi poi dentro al gruppo ricoprendo varie mansioni”.

                                                                                                                     Emanuele Maffi

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