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Fiorella Mannoia a Piacenza coinvolge ed emoziona il pubblico

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Fiorella Mannoia, 65 anni, ma non li dimostra! Sempre in splendida forma, ha mostrato il meglio di sé anche nella tappa piacentina, al Politeama, il 30 ottobre, del suo “Personale Tour”.
Al suo attivo ben 39 album, l’ultimo dei quali si intitola appunto “Personale”. Un titolo che la dice lunga sulla personalità e la determinazione della Mannoia, sempre presente nel dibattito sociopolitico del nostro Paese, con prese di posizione precise, come ultimamente a difesa dei diritti delle donne che, nonostante si pensassero acquisiti, ancora a volte sono messi in dubbio.
Anche nel concerto di Piacenza è emerso il suo messaggio che traspare in tutte le sue canzoni, mai banali, sempre collegate alla vita e alla società.
Il Politeama, gremitissimo, ha espresso tutto il suo affetto verso la cantante che ha conquistato il pubblico segnando un ritorno molto gradito a Piacenza dopo alcuni anni di assenza.
L’inizio del concerto con “Il peso del coraggio”, ha dato il via alle grandi emozioni che si sono respirate nella serata soprattutto grazie alle sue parole in musica:
“E ho capito che non serve il tempo alle ferite
Che sono sempre meno le persone unite...
Chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore...”.
I pezzi storici del suo repertorio, sempre attuali, come “I treni a vapore” di Ivano Fossati e “Povera patria” di Franco Battiato hanno espresso i temi sociali tanto cari alla cantante romana.
L’attenzione al mondo delle donne è emersa con la splendida canzone, scritta dalla stessa Mannoia, “Imparo ad essere una donna”. Altrettanto forte il suo messaggio contro la violenza di genere con “Nessuna conseguenza”.
Scatenata sul palco, Fiorella ha manifestato la sua eterna giovinezza, trascinata dalla band, in “Caffe nero bollente”, dove, togliendosi i tacchi, si lasciata andare in un ballo sfrenato.
Non sono mancate nel finale le canzoni leggenda: “Sally” di Vasco Rossi e “Quello che le donne non dicono” di Enrico Ruggeri.
In Sally l’accento di Fiorella sulle parole che sempre sprigionano sublimi suggestioni: “Perché la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia..."
“Quello che le donne non dicono” è diventato un inno cantato insieme con il pubblico che ha manifestato alla cantante tutta la sua benevolenza.
Il finale con il “Cielo d’Irlanda” è stata l’occasione per la Mannoia di scendere in mezzo alle persone presenti in sala e concedersi all’abbraccio dei suoi fan.
Lo scrosciante applauso del pubblico a Fiorella e alla sua band, fra cui il musicista piacentino Luca Visigalli, ha concluso l’emozionante serata al Politeama.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 5 novembre 2019

Pubblicato il 4 novembre 2019

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