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Convegni M. Cristina, la sfida educativa della Chiesa oggi

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I Convegni Maria Cristina di Savoia, momenti di formazione culturale, sociale e religiosa, sono una realtà molto attiva a Piacenza e ogni anno vengono programmati una serie di significativi incontri. Il movimento, fondato a partire dal 1940, intitolato a Maria Cristina di Savoia Borbone, Regina delle Due Sicilie (1812-1836) coniuga la santità della vita e la profondità del sentimento religioso alla modernità di pensiero di una regina che, nonostante la giovanissima età, molto ha operato per dare un forte impulso non solo alla carità e al sociale, ma anche al lavoro con particolare riferimento a quello femminile.
Venerdì 25 ottobre, in Palazzo Vescovile, nella sala delle colonne, è stato affidato al Vescovo Mons. Gianni Ambrosio il tema: “La Chiesa italiana e l’impegno nell’educazione”. L’argomento mette in evidenza la sfida educativa a cui è chiamata la Chiesa oggi e il Vescovo Ambrosio ha preso in esame il documento Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, testo della Conferenza Episcopale Italiana che ha tracciato gli orientamenti pastorali per gli anni 2000-2010. “Educare in un mondo che cambia significa - ha affermato il Vescovo di Piacenza-Bobbio - cogliere la radicale trasformazione odierna che mette in questione la nostra stessa umanità e le nostre relazioni. Infatti oggi mancano i punti di riferimento e le relazioni sembrano sfuggirci di mano. Tutto ciò crea incertezza, paura, disorientamento e rischio di rimpiangere il passato e maledire il presente”. Il testo della Cei, preso in considerazione dal Vescovo, sottolinea come Gesù è il maestro che ci dà la chiave del senso della vita.
“La chiesa deve quindi - ha aggiunto il presule - essere fedele alla sua missione originaria di essere maestra come Cristo”. Purtroppo oggi è in crisi la figura dell’adulto e citando il filosofo Marcel Gauchet, mons. Ambrosio ha evidenziato la follia ideologica odierna che, secondo le parole dello studioso francese, dice: “A questo proposito non è eccessivo parlare di una liquidazione dell'età adulta. Siamo al cospetto di una disgregazione di ciò che significava maturità. Quella dell'adulto non è ormai che un'età, senza un particolare rilievo o privilegio sociale”. Quindi secondo il Vescovo di Piacenza-Bobbio c’è bisogno di adulti che sappiano educare, che sappiano volere veramente il bene delle giovani generazioni e citando Papa Benedetto, in un suo discorso ai vescovi, ha concluso: “Il primo contributo è testimoniare la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacità di amare, ma questa fiducia questo non è frutto di un ingenuo ottimismo, ma ci proviene da quella speranza affidabile che ci è donata mediante la fede nella redenzione operata da Gesù Cristo”.

Pubblicato il 30 ottobre 2019

Riccardo Tonna

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