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Apprezzata la sacra rappresentazione «Non vincerà la la morte»

cristallo

L’occasione della Sacra Rappresentazione "Non vincerà la morte" – la quarta che, anno dopo anno, accompagna le annuali celebrazioni in onore della Co-patrona Santa Giustina - si è rivelata proficua per un’ulteriore riscoperta dei tesori artistici della nostra architettura, scultura e pittura religiosa e del loro perenne significato allegorico, etico e anagogico, che – ricollegandoci alla devozione con cui i nostri predecessori hanno significato tali realtà dell’uomo e della vita - ci aiutano a mantenere la continuità nelle manifestazioni dello spirito.
Dopo le riflessioni degli anni passati sui portali della Cattedrale e sui capitelli delle navate, il percorso di quest’anno ha portato a ritrovare i capitelli del transetto: il mondo fantastico dei capitelli continua infatti nelle penombre del Duomo sui pilastri del transetto, più rarefatto, ma con la stessa forza espressiva. Nei due bracci del transetto si confrontano soggetti diametralmente opposti: nel braccio nord sono raffigurati Maria Assunta, seguita da Sansone che sbrana il leone, e il grifone psicagogo, simboli di salvezza. Nel lato sud i capitelli riprendono invece la metafora dei démoni, che si aggirano dentro e fuori la coscienza dell’uomo. Anche nel transetto, dunque, la disposizione dei temi riflette il simbolismo bipolare di un mondo conteso tra il sacro e il diabolico.
La Sacra Rappresentazione
Non vincerà la morte”, per la quale hanno interagito gli attori/lettori della “Maschera di Cristallo” con le coreografie dell’Accademia “Domenichino da Piacenza”, con il Coro Femminile “Le Muse” di Bobbio, diretto da Ernesta Scabini, e con l’arpa di Valeria Pilastro, su testo di Giovanna Liotti, si è articolato nei seguenti quadri: Maria Assunta e i pellegrini, incubi della cattiva coscienza, il vile Suggeritore, vezzeggiare il Demonio, il grifone psicagogo, Sansone atleta di Dio, la Chiesa ha cura dei figli. Fra le musiche, la danza e le letture, eloquenti artistiche immagini in proiezione hanno aiutato gli spettatori ad ambientare i riferimenti tematici e scenici. Luci e audio a cura di Acid Studio.
La serata – che ha visto folto pubblico in Cattedrale – è stata conclusa da un intervento di Tiziano Fermi referente di Domus Justinae e Anspi Domus.

Pubblicato il 17 ottobre 2019

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