Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Itinerari d'estate: il cammino di Santa Franca

gruppo

In estate l'Appennino piacentino è meta di pellegrini che si addentrano nei boschi alla scoperta delle meraviglie  di uan natura ancora incontaminata.
Proponiamo di seguito il Cammino di Santa Franca, un percorso che tocca alcune località dell’Alta Val d’Arda dove la Santa è ancora oggi molto venerata: il percorso è raccontato da Sergio Efosi e Fausto Ferrari, autori del libro “Il Cammino di Santa Franca” (da Il volume “Il Cammino di Santa Franca”, con le relative cartine escursionistiche, è disponibile in seconda edizione).
Il percorso escursionistico si snoda dalla cappelletta dedicata alla Santa a Vitalta di Vernasca (monte Vidalto), luogo della nascita di santa Franca, transita accanto alla prima fontana a lei dedicata e scende per i boschi fino a raggiungere Castelletto Valtolla, dove appena oltre il piccolo borgo si possono ammirare le vestigia di una vecchia chiesa della Valtolla del secolo XII, dedicata a Sant’Andrea.
Il percorso continua percorrendo la vecchia strada per il Poggio di Vezzolacca. Dopo aver lasciato il magnifico borgo, dal quale si gode di una notevole vista panoramica sulla Valdarda  si transita a “Ca’ Sarzin” dove si trova la seconda fontanella di Santa Franca. Si riscende fino all’Arda che si attraversa a Berdetti, dove inizia il percorso in salita fino al Santuario. Dopo pochi chilometri si transita accanto ai ruderi alla “ritrovata” Abbazia di Tolla (scavi archeologici in corso hanno fatto emergere  ben tre chiese antiche, una delle quali conserva un altare laterale; si spera che i ruderi siano presto visitabili).
Il percorso transita per Monastero, per Taverne e supera Tollara per dirigersi verso le parti più alte del  Parco del Moria (Morfasso). È qui che il Cammino devozionale incontra la terza fonte, quella “dei segni”, dove il pellegrino antico e ora quello moderno lascia un “segno” del proprio passaggio. Con un legnetto del bosco costruisce una piccola croce, la pone accanto alla fontanella, recita una preghiera e prosegue per Santa Franca.  A noi devoti della Santa piace pensare che fosse proprio Lei a lasciare il primo “segno”.
Ora il Cammino attraversa il Passo delle Donne e lentamente si avvicina a Montelana, la piccola frazione  posta ai piedi del sovrastante monte Santa Franca (al tempo monte Lana).
Anche in questo piccolo borgo antico, dove esiste un grande appezzamento di terra denominato “Il campo della Badia”, un toponimo che non lascia dubbi interpretativi, c’è una vecchia fonte posta proprio sul nostro Cammino.
Risalendo per la vecchia carrareccia si raggiunge, dopo circa 24 km di meraviglioso e a tratti faticoso percorso, il Santuario dedicato alla Santa, bello, candido circondato dalla boscaglia, accanto al bosco dei grandi faggi. Poco oltre, proseguendo sulla strada asfaltata in direzione Groppallo, c’è la Fonte dei Miracoli, quella alla quale la Santa, con le sue consorelle, attingeva l’acqua per l’uso quotidiano.  

L’anello di Santa Franca di San Lorenzo
Sono due anelli escursionistici che fanno capo alla frazione arquatese di San Lorenzo. Entrambi transitano nel grande bosco dedicato alla Santa dove esiste, dal medioevo, una cappelletta con una fontanella (ripristinata di recente) che sarebbe sgorgata al tempo della Santa.  L’anello escursionistico lungo si snoda per 8,5 km, quello breve per soli 5 km; entrambi con viste panoramiche molto suggestive.

Pubblicato l' 8 agosto 2019

Ascolta l'audio   

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente