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L’agronomo piacentino Paolo Iacopini entra nella prestigiosa Accademia dei Georgofili

iacopini

L’agronomo piacentino Paolo Iacopini, classe 1931, è entrato nell’Accademia dei Georgofili, storica istituzione fiorentina che da oltre 250 anni promuove, tra studiosi e proprietari agrari, gli studi di agronomia, selvicoltura, economia e geografia agraria.  Il Consiglio dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Piacenza si congratula con il decano collega per il prestigioso riconoscimento ricevuto e lo ringrazia per l'impegno che rinnova di anno in anno nelle attività ordinistiche, da ultimo per il ruolo che ricopre come presidente del Consiglio di Disciplina Territoriale in seno all'Ordine stesso.
Iacopini, laureatosi nel 1954 in Scienze Agrarie all’università di Firenze con il massimo dei voti, è iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali dal 1956, dedicandosi all’attività di «valorizzazione del ruolo della professione di Dottore Agronomo». Dallo stesso anno è divenuto socio della Società Botanica Italiana e della Società Orticola Italiana al fine di «mantenere contatti col mondo della ricerca e della sperimentazione» in queste due specializzazioni. «Nella mia carriera - racconta Iacopini - l’impegno più difficile da gestire è stato nel periodo compreso fra il 1976 e il 1983, come ultimo responsabile dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, nel passaggio delle funzioni dal Ministero dell’Agricoltura all’Amministrazione regionale».
Cosa si prova a far parte dell’Accademia dei Georgofili? «Sono veramente soddisfatto - risponde l’agronomo piacentino -. Mi auguro di collaborare nel campo della ricerca e della divulgazione nei settori scientifici, collegialmente con gli altri accademici. L’accademia ha un ricco programma e intende porsi come interlocutore fra la ricerca e la pratica, dando un impulso alle scelte fondamentali della politica agricola a livello nazionale ed europeo».
Iacopini si sofferma pure sull’evoluzione del mondo agricolo a Piacenza: «Nel 1957, anno in cui feci il mio ingresso all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura, sapevo di essere destinato ad una provincia all’avanguardia nel settore agricolo, dove era nata Federconsorzi e operava da alcuni anni una delle migliori Facoltà d’Agraria. Inoltre, l’ambiente agricolo piacentino era leader per l’innovazione e per la considerazione degli agricoltori nei confronti del laureato in Scienze Agrarie, che era chiamato con deferenza “’l dutur d’la catedra”, nel ricordo dei Comizi Agrari che operarono a Piacenza fin dal 1862, divenendo poi nel 1900 Cattedre Ambulanti, per trasformarsi nel 1936 in Ispettorato Agrario. Il mondo agricolo a Piacenza ha conservato una tradizione, che però non è statica ma aperta all’innovazione. Oggi - aggiunge - bisogna intensificare l’azione di difesa e valorizzazione delle peculiarità dei nostri prodotti mediante contatti sempre più stretti fra il mondo della produzione e il consumatore, anche avvalendosi di una non mai sufficiente formazione professionale».
«Il dottor Iacopini - commenta la presidente dell'Ordine degli Agronomi di Piacenza Emanuela Torrigiani - è instancabile nella ricerca della conoscenza, dell'approfondimento, dell'aggiornamento tecnico e scientifico, la gioia e l'interesse che lascia trasparire negli eventi ordinistici e nei convegni sono uno stimolo per tutti i colleghi innamorati come lui della nostra professione».

Pubblicato il 16 aprile 2019

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