Il monumento Sidoli di Compiano ritorna a splendere
Il monumento sepolcrale terminato nel 1868 dallo scultore parmigiano Agostino Ferrarini - che ha realizzato opere anche a Piacenza è tornato a risplendere a inizio autunno dopo quattro mesi di restauri voluti e interamente finanziati dall’Asp che gestisce la casa di riposo.
Si tratta di un’opera imponente - è alta 10 metri - realizzata in marmo di Carrara e collocata, dal 1955, nel parco di quello che nacque come Ricovero di mendicità a seguito del lasciato testamentario di Rossi Sidoli - comandante per la provincia di Val di Taro delle guardie di Carlo II di Borbone, duca di Parma - morto nel 1852.
I lavori sono stati particolarmente impegnativi “sia per le dimensioni dell’opera, sia per la mole di lavoro”, spiega Paola Molinari, che ha eseguito il restauro insieme al cugino Paolo Molinari e a Daniela Regni. “Si tratta - continua Paola Molinari - di un’opera pensata per essere conservata in ambienti chiusi e che pertanto mal si è difesa dalle forti aggressioni atmosferiche come muschi, alghe, licheni e forti escursioni termiche. L’aspetto era così tanto alterato da sembrare realizzato in pietra arenaria anziché in marmo. Inoltre, la struttura architettonica su cui poggiano i vari gruppi scultorei, mostrava molti problemi strutturali”.
È una struttura realizzata su tre piani di gruppi marmorei sovrapposti: tutta in marmo di Carrara ma di differente tipo. Sul primo piano incidono due gruppi scultorei che sono stati scolpiti con un marmo per nulla venato, statuario, che assomiglia all’alabastro, leggermente giallognolo, che fa stagliare le figure. Sono molto belle perché hanno una grazia e una raffinatezza incredibile: in basso a sinistra è rappresentato il soccorso ai poveri con “la Carità”, a destra l’assistenza agli infermi con “la Pietà”. Nel secondo piano è scolpita la salma di Rossi Sidoli adagiata sul letto di morte. Più in alto, su tutto il complesso, svetta la figura di Cristo Redentore che come per il Rossi Sidoli è realizzata con un marmo venato, più chiaro, bianco, spirituale. Cristo è meraviglioso: oltre ad avere un’anatomia perfetta, ha un incedere con una mano protesa verso chi guarda. Mi sono appassionata restaurandolo.
Pubblicato il 28 dicembre 2018
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