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Dal Giubileo un ponte verso il carcere

È stato l’invito del Vescovo in Cattedrale

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“La fiaccolata verso il carcere diventi il segno del Giubileo: gettiamo un simbolico ponte tra noi e i fratelli e le sorelle che sono in carcere. Ci potrà essere anche un segno che diventa un’opera concreta, anche se, se per ora, si tratta di un’idea da verificare e da concordare con i responsabili del carcere e con le varie istituzioni. Vorremo realizzare una casa-comunità ove i detenuti ritenuti idonei da chi ha la competenza, possano scontare pene alternative. Sarà un autentico segno di vicinanza se sapremo offrire la possibilità di una vita rigenerata”.
Sono le parole del vescovo mons. Gianni Ambrosio all’affollata messa di conclusione del Giubileo della misericordia in Cattedrale domenica 13 novembre.

“La vita umana – ha sottolineato ancora il Vescovo - è salvata e plasmata dalla presenza del Signore, è ri-generata dalla relazione col Signore Gesù. Perché la misericordia divina non è solo un sentimento del cuore di Dio, ma è l’atto che ri-crea la vita di alleanza, di relazione tra Dio e noi, sue creature, suoi figli. Questa viva presenza della misericordia fatta carne è il grande dono che ci rende capaci di vivere la buona relazione con i fratelli”.

Il Giubileo straordinario della misericordia sarà chiuso ufficialmente da papa Francesco a Roma in San Pietro domenica 20 novembre.

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