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Generazione Gmg

daniela

Generazione Gmg: cosa lascia un’esperienza così straordinaria nella vita quotidiana, quando si è adulti? Continuiamo il nostro viaggio in vista di Lisbona 2023 dando voce ad alcuni piacentini delle precedenti “generazioni Gmg”. Altre esperienze possono essere lette su questa edizione del nostro settimanale, nella versione cartacea e digitale, e su quella della settimana scorsa.


“La potenza della Gmg?
Affascinare tutti, anche chi non vive la parrocchia”


“A ripensarci adesso, a partire sono stata un’irresponsabile. Il 2010 era stato decisivo per l’acquisto del negozio. L’estate dopo, la prima da commerciante, sono andata sia alla Gmg di Madrid che a due turni a Resy con l’Azione Cattolica, dicendomi: che problema c’è?”. Daniela Castagnetti (nella foto in alto, prima da sinistra, in piedi, con gli altri piacentini dell’Azione Cattolica all’incontro dell’associazione alla Gmg di Madrid nel 2011), 35 anni, sposata, un bambino, della parrocchia del Corpus Domini, guardando indietro alla sua unica Giornata mondiale della Gioventù in terra spagnola non nasconde la gratitudine per Katia, la sua socia alla cartolibreria che gestiscono insieme alla Farnesiana. “È stata di una comprensione più vicina a quella di una sorella maggiore, dandomi libertà di partire, nonostante le responsabilità che mi ero presa da imprenditrice – confida –. Erano anni in cui ero assetata di esperienze belle e dicevo sì un po’ a tutte le possibilità che mi venivano offerte: il Grest, il cammino nell’Ac, e, appunto, la Gmg. Sono partita con un’amica e con altri ragazzi più piccoli sia del Corpus Domini che di Santa Franca. C’erano anche due minorenni i cui educatori non potevano essere presenti. Così mi sono resa disponibile per fare l’accompagnatrice. E, un po’ a sorpresa, anche al momento della partenza mi è stato chiesto di fare da capogruppo del pullman su cui viaggiavamo, insieme ad un sacerdote”.
Di Madrid Daniela ricorda l’accoglienza in famiglia nei giorni del gemellaggio, la storica veglia di Madrid con il caldo torrido a cui è seguita la tempesta, ma soprattutto il clima di festa, di incontro, che ha animato la capitale spagnola. “Il gruppo della diocesi era di ben cinque pullman, ma abbiamo imparato presto a conoscerci. È stato molto bella questa familiarità così spontanea che la Gmg ha reso possibile”. Tappa di un cammino di fede che a casa si è nutrito di esperienze più feriali – e forse, confessa, più intensamente vissute a livello spirituale –, per Daniela la forza della Gmg sta nel suo essere una occasione di crescita per tutti, non solo per chi già respira l’aria della parrocchia. “Mi affascina che la Gmg possa essere alla portata anche di quei giovani che magari partono solo perché incuriositi dal viaggio, dalla città che ospiterà l’evento... L’intensità delle relazioni che si sperimenta ha una potenza sul piano umano che può aprire domande, riflessioni, strade nuove”.

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“Vedere tanti giovani riuniti per lo stesso motivo mi ha sorpreso”

“La Gmg mi ha cambiato: sono sempre stato piuttosto timido, ma vedere tanti ragazzi che condividono la mia stessa fede mi ha incoraggiato. A volte capita di sentirsi un po’ giudicati, invece la Gmg ti aiuta a capire che non sei da solo e che a volte le paure che abbiamo ce le creiamo noi”. Riccardo Galelli (nella foto sopra con Marco Dadomo e il gruppo di Besenzone alla Gmg di Cracovia nel 2016) oggi ha 24 anni, lavora come consulente informatico e nel mentre sta proseguendo gli studi per conseguire la laurea magistrale in ingegneria. Cresciuto in una frazione di Besenzone, da sempre partecipa alla vita della parrocchia nel coro, come educatore del Grest e catechista. Nel 2016 – a 17 anni – si iscrive alla Gmg in Polonia sull’onda dei racconti di una cugina, che aveva partecipato all’incontro in Brasile. “Mi ha fatto capire che era un’esperienza bella da fare e devo dire che le aspettative sono state pienamente rispettate. Ho avuto la possibilità di condividerla con tanti coetanei della diocesi e a Cracovia l’esperienza si è allargata ancora di più. Nonostante la ressa di persone, al campo dove il Papa ha celebrato la veglia e la messa – così come per le strade – non ho mai respirato tensione. L’atmosfera era serena, di festa, di entusiasmo, di gioia. Avevo fatto altre esperienze, a livello diocesano, per esempio il cammino di Santiago, ma quella è stata la prima così grande in termini numerici”.
Nel gruppo di amici di Besenzone partito con la Pastorale giovanile c’era anche Marco Dadomo, oggi 24 anni, tecnico audio in eventi musicali e manifestazioni. “La Gmg non sapevo nemmeno cosa fosse – confessa – invece si è rivelata un’esperienza forte, ci è voluto del tempo per «digerire» tante emozioni tutte insieme. Il colpo d’occhio più immediato è la presenza di tanti giovani che si ritrovano per lo stesso motivo. Non me l’aspettavo. Avevo partecipato al coro diocesano della Pastorale giovanile – una bella occasione di scambio, perché potevo dare il mio contributo all’animazione delle veglie e degli eventi – ma non credevo in Polonia che avrei incontrato tanta gente da ogni parte d’Italia e del mondo. Mi ha meravigliato anche ritrovare diversi amici piacentini, che non sapevo si fossero iscritti. Credo sia questa la vera forza della Gmg”.

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“Il gruppo Pilgrims su WhatsApp”

Viviana Visconti (nella foto sopra, seconda a destra in basso, in metropolitana alla Gmg di Sydney nel 2008), insegnante, mamma di due gemelli di 11 anni, è una “veterana” della Giornata Mondiale della Gioventù: Roma 2000, Toronto 2002, Colonia 2005 e Sydney 2008.  “Il fatto di ritrovarsi in luoghi diversi e con giovani di tante nazionalità - spiega - ti aiuta a vedere il mondo da più prospettive: è qualcosa che mi aiuta anche oggi, che insegno la nostra lingua ai non italofoni”. In particolare a Montreal, nella fase del gemellaggio vissuto nella parrocchia di Notre Dame de Pompei, coglie tutta la portata del carisma scalabriniano. “Le famiglie che ci ospitavano ci hanno confermato quanto sia importante custodire le radici, poter vivere le celebrazioni anche nella propria lingua madre, avere un riferimento per essere aiutati e consigliati nei problemi di tutti i giorni. In Australia, invece, sono stata ospite di un’emigrata italiana rimasta vedova giovane: ha cresciuto da sola quattro figli, era orgogliosa di essere riuscita a farli tutti studiare. Pensa che la sua vicina di casa, di origini maltesi, non le aveva mai rivolto la parola: quando ha saputo che avrebbe ospitato dei giovani per la Gmg, le ha prestato delle coperte. Ecco perché dico che il vero miracolo della Gmg è l’incontro tra i popoli: si creano le condizioni perché le persone entrino in relazione”.


La proposta della diocesi per Lisbona

Il pellegrinaggio diocesano organizzato dalla Pastorale giovanile e vocazione per la Gmg 2023 in Portogallo, rivolto ai giovani tra i 16 e i 30 anni, si articolerà in tre tappe, verso Lisbona e ritorno. Partenza in pullman da Piacenza nella notte tra il 28 e il 29 luglio. Nel viaggio di andata si farà tappa a Barcellona e Madrid, pernottando in hotel. Da martedì 1° a domenica 6 agosto si vivranno le giornate della Gmg a Lisbona, che culmineranno con la veglia e l’incontro con il Papa. Nel pomeriggio di domenica 6 trasferimento in bus a Burgos: da qui, dal 7 al 9 agosto, si percorrerà il tratto di cammino di Santiago toccando Los Arcos, Estella, Puente de la Reina fino a Pamplona. Il 10 in pullman si raggiungerà Lourdes; rientro l’11.
Per chi si iscrive entro il 18 febbraio, la quota di partecipazione è di 750 euro, calmierata grazie ad un contributo della diocesi e di alcuni sponsor. Per quanti si iscriveranno dopo il 18 febbraio e per eventuali educatori-accompagnatori la quota è di 950 euro. Informazioni sul sito www.pagiop.net o Segreteria pastorale (tel. 0523.308315; ).

Pubblicato il 26 gennaio 2023

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