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Il Vescovo: il coraggio e l'umiltà di Benedetto XVI

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“Un rinnovato incoraggiamento a credere, a vivere una vita a partire dal centro, dal dinamismo della fede, a riscoprire Dio riscoprendo Cristo, dunque a riscoprire la centralità della fede”: sono le parole di Benedetto XVI con cui ha risposto alla domanda su quale fosse il segno distintivo del suo pontificato, citate da mons. Adriano Cevolotto, nella messa in suffragio del papa emerito, il 2 gennaio, nella cattedrale di Piacenza.
È questo il filo conduttore - per mons. Cevolotto - che ha impegnato, con intelligenza e passione, il ministero petrino di papa Benedetto XVI.
La messa in cattedrale, concelebrata dal vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, dal vicario generale don Giuseppe Basini e molti altri sacerdoti, è stata accompagnata dai canti della corale di Santa Rita guidata dal maestro Giuseppe Esposito.

La presenza dei vescovi di Piacenza-Bobbio ai funerali del 5 gennaio
“Siamo raccolti in preghiera per affidare alla misericordia del Signore il nostro fratello papa emerito Benedetto XVI”: ha affermato mons. Cevolotto introducendo la celebrazione. “Lo facciamo - ha proseguito - consapevoli che la sua vita è stata un grande dono per la chiesa, un dono a servizio del vangelo e dell’unità dei credenti”. Il Vescovo ha chiesto al Signore che accolga Benedetto XVI nella sua pace, e che consenta ad ognuno di raccogliere la sua testimonianza nella ricerca di un centro della vita che è Gesù, rivelatore del Padre. E per sottolineare concretamente questa profonda partecipazione al lutto della chiesa, giovedì 5 gennaio, a nome della diocesi di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto e il vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, parteciperanno ai funerali di Benedetto XVI presieduti da papa Francesco.

Tempo di prova, di vaglio
Il ricordo del papa defunto è stato tratteggiato dal Vescovo mettendo in evidenza la sua chiarezza di fronte alla tendenza diffusa di un crearsi un dio a propria misura, sostenuta dalla cultura del relativismo e del soggettivismo, più volte evidenziata come un pericolo per l’autenticità della fede.
Benedetto XVI si è trovato di fronte ad alcune grosse sfide che hanno coinciso con situazioni di crisi con le quali ha dovuto fare i conti. “Egli avvertì - ha affermato mons. Cevolotto - la necessità e l’urgenza di precisare il rapporto che la fede deve intrattenere con la ragione, come pure di affrontare la relazione del dato oggettivo della rivelazione e la soggettività. Altra sfida è stata il dialogo ecumenico e quello interreligioso. Allo stesso modo, all’interno della Chiesa, le divisioni prodotte da quelle realtà anticonciliari che hanno provocato uno scisma, che lo impegnarono a comporre l’unità. E, infine, - ha evidenziato il Vescovo - l’emergere in ambito ecclesiale di abusi verso minori, come pure il manifestarsi di comportamenti scandalosi all’interno della stessa Curia romana. Si può dire che ciò che papa Ratzinger ha vissuto nel periodo del suo pontificato, sia stato un vero e proprio vaglio, nel quale è stato protagonista di un processo di verità e di una coraggiosa testimonianza”.

L’umile atto di coraggio
Benedetto XVI, rischia, - ha poi sottolineato mons. Cevolotto - di essere ricordato per la sua rinuncia. “Sarebbe - ha aggiunto - senz’altro riduttivo ed ingiusto. C’è molto nel suo pontificato che va recuperato. Eppure anche la decisione presa, che conclude il suo pontificato, parla della sua libertà interiore, di quanto abbia prevalso l’obbedienza della fede ad una chiamata, sicuramente dell’assenza di ogni ambizione di potere.
Non si sentiva più nelle condizioni di garantire la guida rispetto alle grandi sfide del momento presente. Ci vuole coraggio per guardare con verità la propria umanità e umiltà per non considerarsi più adeguato”.
Il Vescovo infine ha espresso la gratitudine al Signore per la vita di Benedetto XVI che ha definito: “un testimone appassionato della ricerca teologica, disposto a servire la Chiesa e il Vangelo su strade e con compiti non previsti dai propri criteri, e un coraggioso testimone del primato di Gesù, che può essere amato e servito anche nel silenzio e nella preghiera”.

Riccardo Tonna

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Nelle foto, la messa di suffragio per il Papa emerito in cattedrale a Piacenza.

Pubblicato il 3 gennaio 2023

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