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Emporio Solidale, focus sulla donna

Il Vescovo con lass. Sgorbati e il pres. Idda


È stata inaugurata il 24 ottobre la mostra “Quadri cuciti”, allestita all’Emporio Solidale in via Primo Maggio 62 a Piacenza. L’esposizione, che presenta 27 quadri realizzati dal gruppo di volontarie “Creative impronte di donna”, accompagnerà una serie di eventi dal titolo “Impronte di donna: impronte di pace con la Terra”, incentrati sul tema della donna. Nel periodo storico in cui viviamo, le difficoltà cui vanno incontro le donne escono finalmente allo scoperto, così da poterle vincere una volta per tutte.


L’esperienza dell’Emporio
L’iniziativa è stata introdotta dal presidente di Emporio Solidale, Mario Idda, direttore della Caritas diocesana, che ha sottolineato che l’Emporio vuole essere parte della comunità in cui opera attraverso la creazione di legami e la condivisione di idee. L’Emporio non è un supermercato - come ha detto anche l’assessora Federica Sgorbati - ma un luogo d’incontro che offre un aiuto concreto alle famiglie, con persone pronte ad ascoltare e a condividere percorsi di vita.  La sede ospita una biblioteca, un’area bimbi e gli sportelli di sostegno psicologico e ricerca lavoro, gestiti da professionisti. Al centro c’è sempre la persona con le sue situazioni. La curatrice della mostra e volontaria Maria Grazia Soldati ha evidenziato come, anche durante il lockdown, l’Emporio non si sia mai fermato, continuando ad aiutare le persone anche a domicilio, con l’aiuto di Croce Rossa, Protezione Civile e Comune.


La donna al centro del dibattito
L’idea di organizzare confronti sulla donna ha preso il via dalle esperienze di vita quotidiana delle persone che collaborano con l’Emporio. La creatività delle volontarie ha dato vita ai quadri realizzati con la tecnica del cucito, simbolo dell’operosità femminile nelle varie epoche e nazioni.

I quadri, che saranno esposti fino al 21 novembre, si possono prenotare e ritirare al termine della mostra attraverso un’offerta libera.
Le donne - ha detto Maria Grazia Soldati - hanno la capacità di fermarsi, atteggiamento che anima la stessa arte che si esprime nelle opere. Fermarsi implica un atto di pazienza e umiltà, fondamentale per la creatività che - spiega Maria Grazia - è uno degli strumenti che permette alla donna di relazionarsi col mondo; e la duttilità del filo che sostiene, cuce e ricuce è un simbolo del lavoro delle donne nel corso della storia.
Al termine è intervenuto il vescovo mons. Adriano Cevolotto: l’arte - ha detto – aiuta a cogliere le differenze e riconoscerle come una ricchezza.


I prossimi appuntamenti
Sono numerosi gli eventi in programma fino al 21 novembre, con un confronto su vari aspetti della vita della donna - volontariato, lavoro, arte e cultura - nella sede dell’Emporio. Sabato 30 ottobre alle 18 Elena Dondi, presidente di “Centro Servizi per il Volontariato-Emilia”, e Itala Orlando, direttrice dell’Associazione “La Ricerca” sul tema “Riflessioni sull’importante ruolo della donna nel mondo del volontariato”. Domenica 31 alle 18 ci sarà un laboratorio aperto a donne e bambini intitolato “Coloriamo le bandiere!”.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 27 ottobre 2021

Ascolta l'audio

Nella foto, da sinistra il vescovo Cevolotto, l'assessore Sgorbati e il presidente Idda.

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