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Il Vescovo alla Settimana sociale a Taranto

delega

E' iniziata la a 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani che si svolge a Taranto fino al 24 ottobre.
Il tema è “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”.

E' presente anche una delegazione piacentina, guidata dal vescovo mons. Adriano Cevolotto (che si fermerà fino al 23 ottobre) e composta da Massimo Magnaschi, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, dal professor Paolo Rizzi del Laboratorio di economia locale dell’Università Cattolica di Piacenza e da Susanna Rossi, animatrice del progetto policoro per la diocesi.

I giovani al centro di un nuovo modello di sviluppo

Nel tema che sarà trattato in questi giorni anche se non sono esplicitamente citate le nuove generazioni, ogni aspetto può essere declinato dal punto di vista dei giovani, che sono particolarmente attenti ai temi dell’ambiente, che non sanno se ci sarà lavoro per loro, che sono o, almeno, dovrebbero essere i protagonisti del futuro.
Ne parla Alessandro Rosina, professore ordinario di demografia e statistica sociale dell’Uni- versità Cattolica del Sacro Cuore di Milano.


Cosa può dire questa Settimana ai giovani?
I giovani, tanto più in questo momento storico di grande incertezza, hanno bisogno di segnali positivi e incoraggianti verso di loro e i temi che riguardano il loro futuro. E, tanto più in questa fase in cui il paese sta cercando di mettere le basi di un nuovo percorso di sviluppo, le nuove generazioni hanno bisogno di interlocutori autorevoli e affidabili che aiutino a capire i cambiamenti in atto per intravedere un loro ruolo attivo e positivo. Un aspetto di grande rilievo è la necessità dei giovani di orientarsi nella complessità inserendo le proprie scelte formative, professionali e di vita in un contesto che aiuti a dare senso e a generare valore personale e condiviso. Dalla Settimana sociale possono quindi arrivare riflessioni e indicazioni importanti per aiutare sia il paese sia i giovani a orientare, assieme, al meglio le proprie scelte.

A loro volta i giovani come possono essere protagonisti della Settimana sociale?

Nel titolo vengono elencati temi che stanno al centro delle sfide che riguardano il mondo, l’Europa e l’Italia. Ma si sottolinea anche che #tuttoèconnesso: serve cioé una visione sistemica, non ipersemplificata, del mondo che cambia e delle risposte per trasformare il cambiamento in miglioramento. Ma nessun miglioramento è davvero possibile se non con le nuove generazioni: sono i principali agenti di connessione tra il lavoro dignitoso, da un lato, e il contributo qualificato alla transizione verde.

In che senso?
Una ricerca promossa dall’osservatorio giovani dell’istituto Toniolo in collaborazione con Sofidel, a partire dai dati di un’indagine condotta da ipsos a giugno, evidenzia come il desiderio dei ventenni sia di trovare valorizzazione personale, anche economica, con preferenza però per aziende che mostrino un impegno verso l’ambiente e l’impatto sociale.


Il Pnrr apre delle possibilità concrete di futuro migliore i nostri giovani?
Il piano nazionale di ripresa e resilienza steso del Governo italiano è ambizioso e contiene molte proposte condivisibili in generale sul lato del lavoro, delle politiche attive, della transizione digitale e verde. Molto dipenderà da come verrà realizzato. Ci sono però dei limiti di impostazione. I termini “squilibri” e “transizione” appaiono spesso nel testo, ma mai in relazione agli squilibri demografici e alla transizione alla vita adulta. Manca in corrispondenza degli obiettivi sui percorsi formativi e professionali dei giovani l’integrazione con le scelte di vita. In particolare, gli obiettivi di vita (autonomia e formazione di una propria famiglia) non vengono presi in considerazione nelle azioni di miglioramento della condizione delle nuove generazioni. Si tratta di un limite culturale all’interno dell’impostazione delle politiche che la Settimana può aiutare a mettere in luce e, per quanto possibile, compensare.

Gigliola Alfaro

Nella foto, il gruppo dei piacentini con il Vescovo al loro arrivo a Taranto.

Pubblicato il 21 ottobre 2021

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