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L'Antonino d'oro a suor Albina: «grazie Piacenza di volerci bene»

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“Rischiamo di coltivare dentro di noi l’idea di risvegliarci da un brutto sogno… Non ci ha insegnato proprio niente questo tempo? È proprio auspicabile ritornare a quello che vivevamo?” Sono le forti domande che il Vescovo, mons. Adriano Cevolotto, ha rivolto ai fedeli e a tutte le autorità civili e militari presenti nella basilica di Sant’Antonino, il 4 luglio, nel giorno della festa del Patrono. Il Vescovo ha sottolineato, durante l’omelia, come la fragilità e la vulnerabilità, sono stati i sentimenti sperimentati diffusamente in questa pandemia. “Vivevamo infatti - ha aggiunto - chiusi in una bolla di invincibilità e di onnipotenza”. Con queste riflessioni mons. Cevolotto, ha voluto sottolineare come l’impegno di solidarietà, vissuto nell’emergenza, debba continuare.

“Insieme Piacenza”

“Mi piacerebbe sognare che il progetto “Insieme Piacenza” potesse diventare un progetto permanente, diventare una struttura solidale che impegni i diversi soggetti in forme diverse”. Il progetto di solidarietà, nato lo scorso anno, sostenuto dal Comune di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Crédit Agricole Italia, ha come ente promotore e coordinamento operativo la Caritas diocesana e si pone l’obiettivo di dare una risposta alle difficoltà che il territorio piacentino, a causa dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, sta affrontando sul versante sociale, lavorativo ed economico. “La precarietà rimane, - ha puntualizzato il presule - la fragilità è costitutiva delle persone e della convivenza. Nel ripresentarsi di qualche emergenza i settori e i soggetti della società potranno variare, ma la cultura della prossimità sarà una forza per crescere in resilienza”.Infine l’invito a non perdere la speranza: “Siamo stati tribolati, ma non schiacciati. Sconvolti nelle nostre sicurezze, ma ci ha sostenuto la speranza. Per noi la speranza è fondata sulla certezza che il tempo e le sue vicende sono nelle mani del Signore della storia”.

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Nelle foto di Carlo Pagani alcuni momenti della consegna dell'Antonino d'oro 2021 a suor Albina Dal Passo.

Antonino d'oro

Al termine della celebrazione don Giuseppe Basini, parroco della basilica, ha annunciato che il Capitolo dei Canonici di Sant’Antonino, ha deciso di assegnare il premio Antonino d’oro 2021, a suor Albina Dal Passo, Madre Generale delle Suore della Provvidenza per l’Infanzia Abbandonata. “Il Capitolo ha ritenuto opportuno - ha aggiunto don Basini - dare il premio a madre Albina che lo ritira a nome di tutte le sue consorelle, di tutti bambini, che in tanti anni sono passati all’interno della loro scuola, di tanti volontari, sorti intorno al carisma del fondatore mons. Torta che usava l’espressione: “Più sono poveri, più sono nostri”.
Un riconoscimento dunque - secondo il Capitolo - che è uno stimolo a diffondere la cultura del dono e della reciprocità, veri antidoti al virus dell’indifferenza.
“Se mi dite a chi dedico questo premio faccio un po’ fatica… - ha affermato madre Albina. Vorrei poter fondere questa medaglia e poterne dare una goccia ad ogni bambino che ho incontrato nella mia vita, ai giovani, alle famiglie, alle associazioni, ai benefattori, ai sacerdoti… Noi siamo degli strumenti nelle mani di Dio, con il vostro affetto portiamo avanti la nostra congregazione che riesce a collaborare per il bene di tanti cittadini del domani. Grazie Piacenza di volerci bene”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 4 luglio 2021

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