Quando lo sport aiuta a crescere
“Lo sport educa a trovare la strada maestra, perché la prestazione buona la fai se segui un percorso che non consente bluff. Non c’è progresso senza un ostacolo e senza fatica. L’ostacolo, però, deve essere adeguato alle capacità. Se il ragazzo vale 10, non può essere messo ad altezza 15, ma a 11”. Carlo Devoti (nella prima foto da sinistra), maestro di sport, fondatore e anima del Festival internazionale dei Giovani (prima a Bedonia e a Ferriere, oggi a Berceto, provincia di Parma) ed ex nazionale di volley, si è appassionato a questo mondo assistendo, a sette anni, a Bettola, ad una esibizione del marciatore Pino Dordoni.
A dieci anni dal “Manifesto per uno sport educativo” lanciato dall’Ufficio sport e tempo libero della Cei, abbiamo interpellato tre allenatori-educatori sulla loro esperienza e sui valori che le discipline sportive possono trasmettere nel percorso di crescita di un ragazzo. Oltre a Carlo Devoti, abbiamo interpellato Francesco Sartori (nella foto a destra), responsabile del settore giovanile della Spes Borgotrebbia (“nel nostro progetto educativo c’è anche l’attenzione al sociale”) e Vincenzo Penna (nella foto al centro), maestro di judo dell’Asd Centro arti marziali Sakura (“se i ragazzi oggi sono in crisi è perché lo sono le famiglie”).
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Pubblicato il 25 marzo 2021
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