Pellegrini piacentini sul Lago Maggiore
Pellegrinaggio ben riuscito quello del gruppo di piacentini in visita all'eremo di Santa Caterina del Sasso sul Lago Maggiore con una puntata all'isola Bella e l'Isola dei Pescatori svoltosi nella gionata del 27 agosto, organizzato dall'Ufficio pellegrinaggi dicoesano.
Il pellegrinaggio si è svolto nel massimo rispetto delle norme di sicurezza (tutti i partecipanti hanno avuto l’obbligo tassativo di indossare la mascherina e i pullman vengono sanificati ad ogni viaggio).
Partiti dallo stadio di Piacenza, i piacentini sono arrivati in mattinata all’Eremo di Santa Caterina. A picco sul lago, arroccato su una parete rocciosa, questo è uno dei luoghi più pittoreschi e suggestivi del panorama del Lago Maggiore.
La costruzione dell’eremo, secondo la tradizione, ebbe inizio nel XII secolo, quando Alberto Besozzi, mercante e usuraio, dopo essere scampato a un naufragio durante la traversata del lago, fece voto a santa Caterina d’Alessandria di ritirarsi in preghiera e vivere da eremita nel tratto di costa in cui era approdato. Lì fece edificare una cappella dedicata alla santa, ancora oggi visibile sul fondo della chiesa. In seguito fu fatto beato, e i suoi resti riposano all’interno del complesso, che venne ampliato nel XIV secolo con la costruzione di due chiese dedicate a San Nicolao e Santa Maria Nova. Il complesso venne retto inizialmente dai domenicani, ai quali succedettero dal 1314 al 1645 i frati dell’ordine di Sant’Ambrogio ad Nemus, sostituiti dal 1670 dai carmelitani di Mantova, che lo ressero fino alla soppressione nel 1770. Dal 1914 è monumento nazionale.
Dopo la messa celebrata nel santuario del complesso di Santa Caterina, i pellegrini si sono diretti verso le isole del lago: prima tappa all’Isola dei Pescatori, per passare dopo pranzo all’Isola Bella, con visita guidata a Palazzo Borromeo.
Al di fuori dell’edificio i visitatori hanno potuto amirare uno dei più begli esempi di giardino barocco in Italia, dove geometrie botaniche si incrociano con follie architettoniche, fra cui spicca il Teatro Massimo, grandioso monumento al centro del giardino.
Il giro si è concluso con una sosta, durante il viaggio di ritorno verso Piacenza, alla statua del San Carlone ad Arona, città natale dei Borromeo.
Pubblicato il 27 agosto 2020
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