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Coronavirus, contrastiamolo insieme

coronego

Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo, il territorio della nostra diocesi, fatta eccezione per la parte in provincia di Genova, viene ricompreso tra quelli con le maggiori restrizioni per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da coronavirus. Il provvedimento riguarda infatti l'intera Lombardia e le province di Piacenza, Parma, Reggio nell'Emilia, Modena, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia.

All'interno di questi territori gli spostamenti di persone sono ammessi solo per comprovate ragioni di lavoro, per ragioni sanitarie (ma non in caso di sintomi influenzali o se sottoposti a quarantena) e per necessità.
Sono da evitare spostamenti in entrata e in uscita dai territori, salvo il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Le merci circolano liberamente.

Da più parti giungono gli inviti a rispettare le prescrizioni: solo agendo insieme è possibile contrastare la diffusione del covid-19.
Oltre ad evitare assembramenti di persone e limitare allo stretto necessario gli spostamenti, ognuno può fare la sua parte adottando i comportamenti individuali di protezione:
- lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche: un corretto lavaggio dura almeno 60 secondi; se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool;
- starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e poi lavarsi le mani,
- evitare il contatto ravvicinato (mantenere sempre una distanza di 1-1,5 o anche 2 metri dalle altre persone);
- evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con mani non lavate;
- pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le Diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese.

Anche la CEI, Conferenza Episcopale Italiana, in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del “coronavirus”.
Ricordiamo che il DPCM dell'8 marzo sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”. "Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo - affermano i Vescovi italiani -, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica".

Per le informazioni sul coronavirus e sulle misure in atto, occorre affidarsi solo ai canali ufficiali.
Ne riportiamo alcuni:

- Ministero della Salute: www.salute.gov.it
- sito dell'AUSL di Piacenza: www.ausl.pc.it
- sito dell'AUSL di Parma: www.ausl.pr.it
- sito dell'ATS di Pavia: www.ats-pavia.it
- sito dell'ASL3 della Liguria (Genova): http://www.asl3.liguria.it

- Numero verde Ministero della Salute: 1500.
- Numero verde regione Emilia-Romagna: 800.033.033
- Numero verde regione Lombardia: 800.894545
- Per la regione Liguria è attivo il numero di emergenza coronavirus 112;
- Per il Comune di Piacenza è attivo 24 ore su 24 per informazioni sul coronavirus il numero 0523.303600.

Pubblicato il 9 marzo 2020


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