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«Come costruire l'Europa»

MonsAmbrosioFaenzaFisc

“Si può curare il deficit di memoria? È la domanda che ci sfida, che sfida la nostra Europa”: il vescovo mons. Gianni Ambrosio, già vicepresidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), è intervenuto al convegno nazionale della Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) "Colori d'Europa" con una riflessione sul senso della memoria e sull’attualità della costruzione comunitaria.
Nel suo intervento mons. Ambrosio ha ricordato come nel secondo dopoguerra, “mossi dall’ideale di pace, di unità e di prosperità, i padri fondatori hanno consegnato all’Europa 70 anni di pace, stabilità, sviluppo materiale”.
La pluralità delle radici europee ha favorito una “unità nella diversità”, da cui “sono scaturiti inimitabili frutti nelle arti e nel pensiero, nei valori comuni di fratellanza e di solidarietà, nello spazio spirituale e culturale che la storia ci attesta”.

La costruzione europea però vive una crisi. “Sembra che la questione dei populismi sia un tratto dell’Europa desiderosa di tornare alle piccole patrie. Ma è un’illusione: le spinte populiste sono una minaccia alla democrazia”.
Non è possibile “chiudersi nei propri confini; i singoli Paesi non sono in grado di affrontare da soli le questioni che l’attualità ci presenta”.


Insieme al Vescovo, nel pomeriggio di venerdì 17 maggio in S. Maria dell'Angelo a Faenza sul tema "Come costruire l'Europa. Comunicare valori e linee di sviluppo", sono intervenuti Alessandro Di Maio, responsabile comunicazione Comece, Anatolij Guljaev, docente alla European Humanities University di Vilnius (Lituania), Marcello Granelli, imprenditore e vicepresidente nazionale Confartigianato, e Marco Venturelli, segretario nazionale Confcooperative.

Pubblicato il 22 maggio 2019

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